Rolando Ravello: “ho visto morire Pietro Taricone, sono stato nove anni in analisi”
I due attori si erano conosciuti sul set della serie La nuova squadra, dove avevano stretto un legame profondo
Rolando Ravello ha raccontato in una recente intervista al Fatto Quotidiano il dolore e il trauma vissuti in seguito alla morte di Pietro Taricone, avvenuta il 29 giugno 2010 durante un lancio con il paracadute a Terni. Ravello, quel giorno presente all’aviosuperficie insieme a Taricone e alla compagna dell’attore, Kasia Smutniak, ha rivelato di essere stato testimone diretto della tragedia e di aver intrapreso un lungo percorso terapeutico per elaborare quanto accaduto: “Sono andato dallo psicologo dopo la morte di Pietro, quel giorno ero con lui e ci lanciavamo insieme. Nove anni di analisi”.
Rolando Ravello e la morte di Pietro Taricone

I due attori si erano conosciuti sul set della serie La nuova squadra, dove avevano stretto un legame profondo, anche grazie alla comune passione per il paracadutismo. Dopo l’incidente, Ravello ha abbandonato l’attività: “Dopo quell’evento per due volte sono arrivato al campo, ma non sono mai sceso dalla macchina. Non mi lancio più”.
Nel ricordare l’amico e collega, Ravello ha sottolineato l’autenticità e l’umiltà che lo contraddistinguevano: “Aveva il gusto della verità, ti diceva tutto in faccia, nonostante fosse di un’umiltà clamorosa”. La morte di Taricone, noto al grande pubblico fin dai tempi della prima edizione del Grande Fratello, ha lasciato un segno profondo non solo nel mondo dello spettacolo, ma anche nella vita privata di chi gli era vicino. Le parole di Ravello testimoniano la portata emotiva di quella perdita e il lungo cammino per affrontarla.
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