Storia dei Cinecomics Marvel e DC: dagli inizi alla rinascita
Il grande successo al botteghino di Superman può segnare l’inizio di una nuova, gloriosa rinascita per i cinecomics targati Marvel e DC?
Dopo anni difficili, finalmente si torna a parlare di trionfi per i film tratti dai fumetti americani. Ma per capire come siamo arrivati a questo punto, è necessario fare un salto indietro e ripercorrere le tappe di un percorso turbolento e appassionante. Il 2008 è un punto di svolta epocale. In quell’anno arrivano al cinema Iron Man e Il Cavaliere Oscuro, due pellicole che ridefiniscono completamente la percezione globale del genere supereroistico. Da quel momento in poi, possiamo tracciare una linea temporale ben precisa, quasi scolastica, della storia moderna dei cinecomics, con il 2008 come spartiacque. I cinecomics pre-2008 erano spesso opere scollegate, figlie più dello stile del singolo regista che di una visione d’insieme. Perle come il Batman di Tim Burton o il primo Spider-Man di Sam Raimi convivevano con flop come Ghost Rider, Batman Forever o Spawn. Mancava un piano coerente, un universo narrativo condiviso. Il pubblico lo percepiva: a volte funzionava, a volte no.

2008: inizia la Golden Age dei supereroi
Con l’uscita di Iron Manve del Cavaliere Oscuro, i supereroi passano dalla carta al grande schermo con una forza inarrestabile. Cast azzeccati, regie spettacolari, intrecci narrativi coerenti. Il mondo abbraccia in pieno questa rivoluzione. Nessuna distinzione tra fan Marvel o DC: tutti vanno a vedere tutto. È l’alba della Golden Age del cinecomic. Il fenomeno diventa crossmediale. Dal merchandising più specifico alle pubblicità in televisione, dagli adesivi sulle auto alle sponsorizzazioni da supermercato negli alimentari, ogni angolo della cultura pop viene invaso. Dal Muratore al dirigente nessuno nasconde più la propria passione per i supereroi o per i relativi Villain. Il nerd diventa cool e quella frase “Ma leggi ancora i fumetti? Non sei troppo grande?” scompare. Il mondo si riscopre nerd, con fierezza e le fiere del fumetto nazionali ed internazionali, grazie anche alla estensione nel mondo dei cosplayer, si espandono e diventano un fenomeno di massa. Tutto sembra andare a gonfie vele, al cinema come nelle serie TV (Punisher, Gotham e molte altre). Ma nel 2019 qualcosa cambia: Iron Man schiocca le dita con il Guanto dell’Infinito, e tutto si spegne. L’apice narrativo di Endgame diventa anche il punto di saturazione emotiva.
2019: Iron Man schiocca le dita con il guanto dell’infinito e il mondo cambia

Poi arriva il 2020. Pandemia a parte, i cinecomics iniziano a perdere mordente. Gli incassi calano, le storie arrancano, i personaggi non coinvolgono più. Non è solo un problema di qualità: manca l’entusiasmo. E senza entusiasmo, una festa non è più tale. Il pubblico si sente come in una domenica sera d’inverno, malinconico e apatico. E per oltre quattro anni, questo stato d’animo permea tutto il settore. Si salva qualcosa ma è poco e trascurabile.
2025. La rinascita dei cinecomics?
Il 2025 segna un’inversione di rotta. A febbraio, Captain America: Brave New World supera i 400 milioni di dollari. Gli studios cominciano a crederci di nuovo. Poi arriva Thunderbolts: rudi, imperfetti, outsider. Il pubblico li ama. La promessa fatta al Comic-Con 2024, memorabile il colpo di scena di Robert Downey Jr. nei panni del Dottor Doom, si concretizza, scatenando un ritorno di fiamma. I cinecomics sono tornati, questa volta con più consapevolezza, meno frenesia e maggiore voglia di raccontare storie con cuore e intelligenza.

Anche DC risponde colpo su colpo: il Superman di James Gunn è un’esplosione di speranza, colori e pathos. Si scrolla di dosso quell’atmosfera dark e seriosa e regala il sapore di un Superman giocoso, passionale e, il termine che preferiamo, meravigliosamente fumettistico. L’uomo d’acciaio torna a far battere il cuore delle nuove generazioni.
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Il nuovo Fantastici 4 convince tutti a scatola chiusa: il nuovo team funziona già nei trailer, Silver Surfer (in una versione femminile) sorprende senza dividere, e l’arrivo di Galactus è epico. Le major hanno in mano progetti decennali. L’obiettivo? Mantenere viva la creatività e cavalcare l’onda di questa ritrovata energia. Non si tratta solo di singoli film, ma di un nuovo approccio: visione di insieme, entusiasmo e voglia di stupire.
L’oro degli anni ’90. E se il futuro dei cinecomics fosse fatto di scontri, fusioni e universi futuristici?
I fumetti degli anni ’90 sono un pozzo senza fondo di idee. Disegnatori come Todd McFarlane, Alex Ross, Mike Mignola (insieme ai nostri talentuosissimi italiani come Pino Rinaldi, Claudio Castellini e i fratelli Bastianoni) hanno rivoluzionato lo stile visivo. E gli sceneggiatori? Veri e propri autori epici, capaci di costruire saghe degne dell’Odissea o del Signore degli Anelli.
I fan cinematografici e delle serie TV hanno già assaggiato il multiverso e il What If…?, ma è solo l’inizio. I crossover tra i personaggi Marvel e DC sono realtà già scritte su carta: Superman vs Spider-Man, Batman vs Spider-Man, Lanterna Verde vs Silver Surfer, o direttamente Superman e i Fantastici Quattro. O l’universo Amalgam, con eroi ibridi come Dark Claw (Wolverine + Batman) e tanti altri: pura magia. E poi c’è il futuro da esplorare per la Marvel con L’universo 2099, con Ghost Rider 2099, Spider-Man 2099 solo per dare un’idea o, magari, la trasposizione dei “Figli della mezzanotte” dove i due Ghost Riders , Dottor Strange, Morbius e altri, si uniscono per storie dal sapore infernale. La DC non è da meno: serie come Kingdom Come, o scontri epocali come Batman vs Predator, Batman vs Spawn, sono pronte e stampate e tutto è pronto per essere riscoperto, aggiornato e lanciato nelle sale cinematografiche. Se una doverosa e meritata rinascita doveva arrivare, è finalmente giunta. E noi siamo pronti a viverla insieme ai nostri eroi, vecchi e nuovi. Non ci resta che sederci in sala, spegnere il cellulare, e lasciarci trasportare in questo nuovo ed epico viaggio.
Bentornati, cinecomics. Ci eravate mancati.