Stellan Skarsgård senza filtri su Ingmar Bergman: “Era l’unica persona che pianse quando morì Hitler”

Ospite del Karlovy Vary Film Festival per presentare Sentimental Value e ritirare il Crystal Globe alla carriera, l’attore svedese ha ricordato la sua collaborazione con Bergman

Stellan Skarsgård non le manda certo a dire, nemmeno quando si tratta di un monumento del cinema come Ingmar Bergman. Ospite del Karlovy Vary Film Festival per presentare Sentimental Value e ritirare il Crystal Globe alla carriera, l’attore svedese ha ricordato la sua collaborazione con Bergman, e lo ha fatto con parole che non passeranno inosservate.

“Il mio rapporto complicato con Bergman ha a che fare con il fatto che non era una persona molto simpatica. Era un bravo regista, ma si può ancora denunciare una persona come uno stronzo. Probabilmente anche Caravaggio era uno stronzo, ma dipingeva benissimo.”

Stellan Skarsgård cinematographe.it

Skarsgård non si è fermato lì, entrando in un terreno ancora più controverso.

“Bergman era manipolatore. Era un nazista durante la guerra e l’unica persona che conosco che abbia pianto quando Hitler è morto. Continuavamo a giustificarlo, ma ho la sensazione che avesse una visione molto strana degli altri. [Pensava] che alcune persone non valessero nulla. Lo si percepiva, quando manipolava gli altri. Non era gentile.”

Questa riflessione si intreccia perfettamente con il tema di Sentimental Value, il nuovo film che lo vede protagonista. Nel film interpreta Gustav, un regista famoso che cerca di riallacciare i rapporti con le figlie dopo anni di distanza.

“Questo regista non è un gran padre. Ho iniziato a pensare ad altri registi che conoscevo e poi ho pensato: ‘Non farlo, non devi farlo. Guarda te stesso, invece’. Sono un artista, e a volte sono un buon padre, a volte non tanto. Siamo tutti imperfetti. Puoi essere un buon genitore, ma non perfetto, e comunque verrai accusato di qualcosa dai tuoi figli.”

Sentimental Value, vincitore del Grand Prix a Cannes e candidato agli Oscar, conferma la vitalità artistica di Stellan Skarsgård. Ma l’attore, con il suo consueto humor nero, non si fa illusioni sulla gloria effimera di Hollywood:

“Conosco questo mondo; so quanto sia breve quella fottuta fama. Ma è divertente farsi sorprendere da se stessi. Io mi sorprendo – da me stesso – ed è divertente. Morirò presto, quindi devo prendermi cura dei momenti che mi restano.”

Leggi anche Peter Jackson rivela perché non dirige un film da più di 11 anni

Fonte: Variety