Peter Jackson rivela perché non dirige un film da più di 11 anni
Peter Jackson non è in pensione, è solamente impegnato a salvare un uccello gigante dall'estinzione.
Peter Jackson, l’uomo che ha portato Il Signore degli Anelli sul grande schermo, non dirige un lungometraggio narrativo dal 2014 (Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate). Da allora ha preferito il documentario, regalandoci perle come They Shall Not Grow Old (2018) e il monumentale The Beatles: Get Back (2021). Ma no, non è in pensione.

In una recente intervista a ScreenRant, Jackson ha chiarito: “Non sono certo in pensione. Stiamo lavorando a tre sceneggiature diverse. Al momento sto scrivendo tre sceneggiature diverse”. Tra i progetti sul tavolo c’è anche Caccia a Gollum, il nuovo film della saga tolkieniana che vedrà Andy Serkis dietro la macchina da presa nel 2026. Jackson sarà coinvolto come produttore e sceneggiatore insieme alla storica partner Fran Walsh.
Peter Jackson vuole riportare in vita un uccello preistorico estinto
Negli ultimi anni, Jackson ha investito tempo ed energie anche in un’impresa che sembra uscita da Jurassic Park: la “de-estinzione” del moa gigante, un uccello incapace di volare originario della Nuova Zelanda che poteva raggiungere i 3,6 metri di altezza.
Jackson e Fran Walsh hanno finanziato con 15 milioni di dollari un progetto della Colossal Biosciences (di cui Jackson è importante investitore), per modificare geneticamente uccelli viventi e ricreare il moa estinto. Il progetto coinvolge anche il Centro di Ricerca Ngāi Tahu, con sede in Nuova Zelanda.
“Per me, de-estinguere il moa sarebbe altrettanto emozionante, se non di più, di qualsiasi film potrei mai realizzare”, ha dichiarato il regista. “Ho fatto molti film, ma vedere il moa gigante tornare sarebbe un’emozione che credo supererebbe qualsiasi altra cosa al momento.”
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