Harry Potter, fan scovano un enorme problema nel film più importante della saga
Il sequel più importante di Harry Potter contiene un assurdo e sconcertante dettaglio che la maggior parte degli spettatori ha, molto probabilmente, tralasciato.
Tra tornei pericolosi, draghi furiosi e il ritorno di Voldemort, Il Calice di Fuoco è senza dubbio uno dei capitoli più drammatici e cruciali della saga di Harry Potter. Ma sotto la patina epica e oscura del quarto film si nasconde un dettaglio talmente bizzarro che, una volta notato, rischia di far vacillare la sospensione dell’incredulità anche del fan più fedele: il “contratto magico vincolante” del Calice.
Già, proprio quella trovata per cui Harry – nonostante nessuno abbia mai visto come il suo nome sia finito nella coppa – si trova costretto a partecipare al Torneo Tremaghi, rischiando la vita in ogni prova… perché così ha deciso un oggetto.
Quel contratto magico assurdo che cambia tutto in Harry Potter e il Calice di Fuoco

A notarlo con occhio più critico sono stati di recente alcuni spettatori su Reddit, e la riflessione è semplice quanto devastante: com’è possibile che un ragazzino venga obbligato a partecipare a un torneo mortale per via di un contratto che lui non ha mai firmato? Nemmeno Silente, Piton o Barty Crouch Senior – maghi di altissimo livello – sembrano in grado di opporsi alla decisione della coppa, perché, come ci viene detto, “è vincolante”. Punto. Ma vincolante per chi? E soprattutto, come?
Il fatto che Moody (cioè Barty Crouch Jr., nel classico colpo di scena) sia riuscito a ingannare un artefatto così potente da imporsi anche sulla volontà di chi non ha mai acconsentito, fa emergere un paradosso magico di dimensioni imbarazzanti. È come se uno potesse iscrivere il proprio nemico a un reality estremo solo scrivendo il suo nome su un bigliettino e buttandolo in una tazza infuocata.
La cosa diventa ancora più interessante (o preoccupante) se si considera una teoria che gira da anni tra i fan: ovvero che gli oggetti magici creati nei secoli passati fossero semplicemente troppo potenti per gli standard dei maghi moderni. In altre parole, oggi nessuno sarebbe più in grado di costruire – né tanto meno controllare – un Calice del genere. E questo spiegherebbe anche perché, in fin dei conti, nessuno prova nemmeno a mettere in discussione la decisione della coppa.
Certo, si può sempre dire che è “magia antica”, che il Calice è sacro, o che in fondo si tratta solo di un pretesto narrativo per far andare avanti la trama… ma è davvero un bel buco logico, che la nuova serie reboot prodotta da HBO potrebbe (e forse dovrebbe) cercare di tappare.
Con una struttura episodica molto più lunga rispetto ai film originali, la serie avrà tutto il tempo per esplorare le radici della magia di Hogwarts e dare un contesto a reliquie come il Calice. Ma ci vorranno almeno tre stagioni per arrivare al punto in cui tutto questo si manifesta, e chissà se nel frattempo qualcuno riuscirà a dare una spiegazione leggermente più plausibile al fatto che un minorenne venga costretto a rischiare la vita… da una coppa infuocata.
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