Un fenomeno social diventa un film con Eduardo Scarpetta, Demetra Bellina e Gabriel Lynk
Diretto da Gianmaria Fiorillo e interpretato da Eduardo Scarpetta, Demetra Bellina e Gabriel Lynk, VAS – Il film arriverà prossimamente nelle sale italiane con Piano B Distribuzioni
Dopo aver invaso le strade d’Italia con i suoi volantini rosa – testimonianze intime di una community silenziosa che chiede di essere ascoltata – il progetto VAS svela la sua fase finale. Quello che in pochi avevano intuito tra le righe dei post social e i messaggi circolati nella fittissima community WhatsApp, prende ora forma definitiva: VAS è un film.
Diretto da Gianmaria Fiorillo e interpretato da Eduardo Scarpetta, Demetra Bellina e Gabriel Lynk, VAS – Il film arriverà prossimamente nelle sale italiane con Piano B Distribuzioni, portando sul grande schermo un tema tanto delicato quanto urgente: l’isolamento volontario, meglio conosciuto come hikikomori.

Il titolo, come per il progetto originario, nasce dalla Visual Analogue Scale, lo strumento medico che permette ai pazienti di quantificare il dolore – da “nessun dolore” a “dolore insopportabile”. Ma qui la scala diventa metafora emotiva: quanto fa male il mondo fuori? E quanto siamo disposti a soffrire per chi amiamo?
Al centro della storia c’è Camilla Sangez (Demetra Bellina), 25 anni, milanese d’adozione, bella e intelligente, ma prigioniera del proprio appartamento e della propria agorafobia. La sua vita si consuma dietro uno schermo: tra chat con l’amico Adriano (Gabriel Lynk) e la scrittura di C.A.S. – Cam and Sex, racconto erotico-sentimentale che pubblica a puntate su WriteApp. Il suo piccolo pubblico di follower è per lei un successo, un filo sottile verso l’esterno.
Ma un giorno la realtà bussa alla porta digitale: un certo Matteo (Eduardo Scarpetta), sconosciuto che porta lo stesso nome del protagonista maschile del suo racconto, la contatta per caso. Da lì, la finzione e la realtà cominciano a fondersi pericolosamente, e i due giovani iniziano a percorrere insieme una personale scala del dolore. Con una domanda che li ossessiona: riusciranno mai ad affrontare il mondo fuori?
Il progetto VAS non è nuovo a gesti potenti: nato per sensibilizzare sull’hikikomori – fenomeno ancora poco noto in Italia ma in rapida crescita – ha trasformato i social in rifugi virtuali per migliaia di persone. Su Instagram, TikTok e Facebook i contenuti hanno già superato i 2 milioni di visualizzazioni in appena due mesi. La Community WhatsApp, con circa 1.500 membri, è diventata un vero punto di aggregazione, un luogo dove condividere esperienze e sentirsi finalmente visti.
I volantini rosa che il mese scorso hanno colorato Roma, Milano, Napoli, Bologna, Venezia e altre città erano il simbolo di questa voce collettiva. Adesso, con il film, quella voce si prepara a raggiungere un pubblico ancora più ampio, trasformando la riflessione sul dolore e sull’isolamento in un’esperienza cinematografica.
Con VAS – Il film, Gianmaria Fiorillo non racconta solo una storia d’amore tra due anime fragili: porta in sala un grido silenzioso che ha già iniziato a farsi sentire nelle strade e sui social. La domanda resta sospesa, inquietante e necessaria: ce la faranno Camilla e Matteo a uscire dalle loro stanze? E noi, siamo pronti ad ascoltarli?
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