Il regno del pianeta delle scimmie: 10 curiosità sul film di Wes Ball
Wes Ball è approdato alla regia di Il regno del pianeta delle scimmie dopo la cancellazione del suo adattamento della graphic novel The Mouse Guard
Il regno del pianeta delle scimmie, diretto da Wes Ball, non è un semplice sequel, ma un ponte tra la saga moderna e quella classica iniziata nel 1968. Il film si propone di esplorare l’evoluzione della civiltà delle scimmie in un mondo che ha ormai quasi del tutto dimenticato gli esseri umani. Ecco dieci curiosità che rendono questo capitolo particolarmente interessante.

1. “Apocalypto con le scimmie”
Wes Ball ha presentato inizialmente il film Il regno del pianeta delle scimmie come un “Apocalypto (2006) con le scimmie”, immaginando una narrazione dinamica, intensa e visivamente potente ambientata in un mondo primitivo e selvaggio.
2. Un salto temporale di 300 anni
La storia di Il regno del pianeta delle scimmie si svolge circa tre secoli dopo gli eventi di The War – Il pianeta delle scimmie. Ball ha dichiarato che continuare direttamente dalla trilogia precedente sarebbe stato “inutile” e “privo di fantasia”.
3. Il regno del pianeta delle scimmie è un film tra sequel e prequel
Secondo Wes Ball, Il regno del pianeta delle scimmie funge sia da seguito alla trilogia moderna, sia da prequel al film originale del 1968. L’ambientazione mostra una civiltà delle scimmie in piena evoluzione, in cui iniziano a emergere strutture politiche, linguaggio complesso e miti fondanti, segnando il passaggio da sopravvivenza a società organizzata.
4. Il nome “Nova” e il ritorno dei simboli
Nel film Il regno del pianeta delle scimmie, l’umano Mae viene chiamata “Nova”, nome ricorrente nell’universo del Pianeta delle scimmie. Nova era il nome della bambina muta in The War – Il pianeta delle scimmie e anche della compagna di Taylor nel film originale del ’68.

5. Luoghi iconici della California post-apocalittica
La nuova civiltà delle scimmie in Il regno del pianeta delle scimmie si sviluppa tra le rovine della California meridionale. I resti di LAX ospitano la dimora del saggio Raka, mentre il clan di Proximus Caesar si stabilisce nei pressi del Coronado Bay Bridge, a San Diego. L’ambientazione richiama i film della saga originale come Fuga dal pianeta delle scimmie e La battaglia per il pianeta delle scimmie, che si svolgevano nel bacino di Los Angeles.
6. Riferimenti al passato in Il regno del pianeta delle scimmie
Molte scene del film Il regno del pianeta delle scimmie rendono omaggio a momenti iconici del franchise. In particolare, la sequenza in cui Mae si nasconde tra l’erba alta ricalca fedelmente una scena del film del 1968, dove Taylor fuggiva dai cacciatori di gorilla.
7. Tecnologia d’avanguardia per scimmie sempre più reali
Il supervisore agli effetti visivi Erik Winquist di Il regno del pianeta delle scimmie, già coinvolto nella trilogia precedente, ha sottolineato i progressi tecnologici compiuti in questo nuovo capitolo. Gli animatori di Weta FX hanno impiegato oltre 946 milioni di ore di rendering per creare scimmie ancora più credibili, capaci di esprimere emozioni complesse e movimenti realistici.
8. Una preparazione… odorosa
Owen Teague, interprete del protagonista Noa, ha trascorso del tempo in un santuario per scimmie in Florida per prepararsi al ruolo in Il regno del pianeta delle scimmie. Ha raccontato con ironia che, nonostante l’esperienza affascinante, gli oranghi erano “terribilmente maleodoranti”, dimostrando quanto l’immedesimazione nell’ambiente naturale dei primati abbia richiesto anche qualche sacrificio sensoriale.

9. Eredità genetica e simbolica
Noa appartiene alla stessa specie di Cesare, e condivide con lui un distintivo neo sul petto. Questo dettaglio, apparentemente minimo, rafforza l’idea che Noa possa essere un discendente del leggendario leader, attraverso il figlio Cornelius.
10. Dalla cancellazione a un nuovo universo in Il regno del pianeta delle scimmie
Wes Ball è approdato alla regia del film dopo la cancellazione del suo adattamento della graphic novel The Mouse Guard, a causa della fusione tra Fox e Disney. Ball ha potuto così concentrare la sua visione sul mondo delle scimmie, con il sostegno del regista Matt Reeves e dell’attore Andy Serkis, che ha elogiato pubblicamente il progetto.
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