Il diavolo veste Prada va in pensione! Anna Wintour lascia la direzione di Vogue America dopo 37 anni
Parallelamente al lavoro editoriale come in Il diavolo veste Prada, ha assunto un ruolo di primo piano anche nell’organizzazione del Met Gala
Dopo quasi quattro decenni alla guida di Vogue America come in Il diavolo veste Prada, Anna Wintour lascia il ruolo di direttrice della storica rivista di moda. La notizia segna la conclusione di un’epoca in cui la figura della direttrice britannica ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per l’editoria e per il sistema moda globale.
Il diavolo veste Prada va in pensione!

Wintour continuerà tuttavia a mantenere un’influenza nel settore. Non abbandona completamente Vogue, ma assume una nuova posizione come responsabile dei contenuti editoriali della testata. Allo stesso tempo, resta Chief Content Officer globale di Condé Nast, oltre che direttrice editoriale globale di Vogue, supervisionando tutte le edizioni internazionali del marchio.
Dal suo insediamento nel 1988, Anna Wintour ha ridefinito l’identità di Vogue come mostrato in Il diavolo veste Prada, rendendola non solo una pubblicazione di riferimento nel mondo della moda, ma anche una voce capace di influenzare cultura, politica e società. La sua prima copertina, con una modella in jeans abbinati a un costoso maglione couture, segnò l’inizio di un approccio editoriale innovativo, capace di mescolare il quotidiano con l’alta moda.
Nel corso degli anni, Wintour ha introdotto sulle copertine di Vogue icone sportive, politiche, musicali e dello spettacolo, tra cui le sorelle Williams, Beyoncé, e più recentemente anche Kim Kardashian, dimostrando apertura ai mutamenti culturali. Allo stesso tempo, ha saputo mantenere un forte controllo sull’identità del magazine, rendendolo un osservatorio privilegiato del gusto contemporaneo.
Parallelamente al lavoro editoriale come in Il diavolo veste Prada, ha assunto un ruolo di primo piano anche nell’organizzazione del Met Gala, l’evento benefico annuale a favore del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art. Sotto la sua guida, il gala ha raccolto centinaia di milioni di dollari e consolidato il suo status come evento simbolo dell’intersezione tra moda e cultura pop.
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