Addio a Lalo Schifrin: il creatore del tema di Mission: Impossible muore a 93 anni

Lalo Schifrin, il mitico compositore della colonna sonora di Mission: Impossible, è morto per complicazioni dovute a una polmonite. Aveva 93 anni.

Lalo Schifrin, il celebre compositore argentino che ha rivoluzionato il mondo delle colonne sonore con uno stile unico che mescolava jazz, musica classica e sonorità moderne, si è spento a 93 anni per complicazioni legate a una polmonite. La sua firma musicale più nota? Il tema iconico di Mission: Impossible, un brano che ancora oggi fa tremare le casse degli home theater in tutto il mondo.

Nato a Buenos Aires il 21 giugno 1932, figlio del primo violino della Filarmonica locale, Lalo Schifrin crebbe tra spartiti e dischi proibiti. Negli anni ’40, quando il regime di Perón vietava la musica americana, lui pagava di tasca sua per far entrare clandestinamente nel Paese dischi jazz. Una passione che non lo avrebbe mai abbandonato.

Lalo Schifrin

Dopo aver studiato con il compositore argentino Juan Carlos Paz, si trasferì a Parigi nel 1952 per affinare le sue competenze al Conservatorio, sotto la guida di Olivier Messiaen. Di giorno studiava musica classica, di notte suonava jazz nei club della capitale: fu lì che maturò la sua convinzione che i confini tra i generi musicali erano più un’illusione che una regola.

Nel 1956 tornò in patria e fondò una big band. Due anni dopo, l’incontro con il leggendario Dizzy Gillespie lo portò negli Stati Uniti, dove divenne pianista e arrangiatore della sua band. Schifrin scrisse per lui due pietre miliari del jazz orchestrale: Gillespiana (1960) e The New Continent (1963). “Ho avuto molti insegnanti, ma un solo maestro: Dizzy”, dichiarò anni dopo. Ma fu Hollywood a consacrarlo. Negli anni ’60 e ’70 firmò alcune delle colonne sonore più memorabili del cinema: Bullitt, Cool Hand Luke, Dirty Harry, Amityville Horror, solo per citarne alcune. La sua musica non accompagnava semplicemente le immagini — le completava, le elevava.

Nel 1966 scrisse il tema per la serie TV Mission: Impossible, un pezzo dal ritmo irregolare in 5/4 che ha fatto scuola. “Volevo qualcosa che fosse ironico, leggero, che non si prendesse troppo sul serio”, disse. Eppure, quel brano è diventato una delle melodie più riconoscibili della storia della TV e del cinema, riutilizzato in tutti gli otto film della saga con Tom Cruise. Il successo fu immediato: l’album della colonna sonora entrò nelle classifiche di Billboard nel 1968 e ancora oggi viene campionato da artisti hip-hop e trip-hop. Danube Incident, per esempio, è stato ripreso dai Portishead e da Heltah Skeltah.

Schifrin ricevette sei nomination agli Oscar, ma fu nel 2018 che ottenne finalmente la statuetta — un Oscar onorario consegnato da Clint Eastwood, con cui collaborò a otto film. L’attrice Kathy Bates, durante la cerimonia, lo definì “un uomo del Rinascimento: pianista, direttore, compositore, artista completo che ha creato musica impossibile da etichettare”. Quella sera, davanti al pubblico del Dolby Theatre, Schifrin disse: “Comporre per il cinema è stata una vita di gioia e creatività. Questo Oscar è il coronamento di un sogno. È una missione compiuta”.

Fonte: Variety