Studio Ghibli: le 10 scene più iconiche dai film

Dal volo magico di Kiki alla struggente trasformazione in La città incantata, ecco le scene che hanno definito l’anima dello Studio Ghibli.

Da ben quarant’anni, Studio Ghibli è sinonimo di poesia visiva, personaggi memorabili, scenari iperrealisti e narrazione profonda. Ogni film è un viaggio nell’immaginazione, ma alcune scene si sono impresse nella memoria collettiva, diventando veri e propri simboli della magia Ghibli. Ecco quelle che potremmo considerare le 10 scene più iconiche, quelle che riassumono l’estetica, l’emozione e il potere evocativo di uno dei più grandi studi d’animazione al mondo.

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1. Totoro alla fermata dell’autobus – Il mio vicino Totoro (1988) – Studio Ghibli

La prima in ordine cronologico tra le scene più iconiche dello Studio Ghibli, è certamente quella del primo film che porta il marchio della casa di produzione. Uno dei capolavori del cinema di Miyazaki. Una delle immagini più riconoscibili dell’animazione giapponese: Satsuki e Mei, sotto la pioggia battente, attendono il padre. Al loro fianco appare Totoro, enorme e silenzioso. La semplicità del momento – un’attesa sotto la pioggia – diventa poesia, grazie alla tensione tra quotidianità e incanto. Ed è anche l’entrata in scena di quella che diverrà la mascotte del celebre studio.

2. La scena finale – Una tomba per le lucciole (1988)

L’ultima sequenza del film d’animazione più straziante dello Studio Ghibli, quella in cui Seita e Setsuko appaiono come spiriti seduti insieme in silenzio mentre osservano il paesaggio urbano moderno, è una delle più devastanti ed emblematiche del cinema animato. Un epilogo dolente e contemplativo che suggella la tragedia con una malinconica bellezza sospesa tra passato e memoria.

3. Il volo di Kiki – Kiki – Consegne a domicilio (1989)

Pur non sempre considerato tra i gioielli dello Studio Ghibli, o certo non tra i massimi capolavori di Hayao Miyazaki, questa delicata fiaba fanciullesca possiede un fascino scenografico ed una delicatezza narrativa non da poco. La scena in cui la giovane strega Kiki vola sopra i tetti della città con la sua scopa è la quintessenza della libertà giovanile. Una metafora della crescita, del trovare il proprio posto nel mondo e della fiducia in sé stessi, accompagnata da una colonna sonora incantevole.

4. La partenza di Porco Rosso – Porco Rosso (1992) – Studio Ghibli

Il momento in cui Porco Rosso decolla col suo idrovolante, tra cielo e mare, rappresenta la nostalgia, la solitudine e l’onore perduto, ma è anche un esempio di riscatto, di rimettersi in volo verso una “nuova vita”. Ed è certo uno dei simboli del cinema di Miyazaki, in cui spesso il volo è centrale. Lo spirito romantico del protagonista è tutto in quell’immagine sospesa e, in tal senso, può essere considerata tra le scene più iconiche dello Studio Ghibli. Anche se il momento più celebrato della pellicola è quello legato alla famosa battuta del protagonista: “meglio porco che fascista”.

5. La bicicletta di Shizuku e Seiji – I sospiri del mio cuore (1995)

Un momento tenero e realistico: Seiji accompagna Shizuku in bicicletta fino alla cima di una collina. Il tramonto sullo sfondo rende la scena una dichiarazione d’amore silenziosa e potente. La quotidianità elevata a poesia, in uno dei film dello Studio Ghibli meno celebrati ma di grande delicatezza.

6. La morte del Dio della foresta – Principessa Mononoke (1997)

Quando il Dio Cervo, divinità della vita e della morte, viene colpito e inizia a trasformarsi in una creatura nera e informe che si espande distruggendo tutto, Miyazaki raggiunge l’apice della sua potenza visiva e simbolica. La natura ferita si ribella, e il mondo sembra sul punto di collassare. Una sequenza apocalittica, ancestrale, indimenticabile fra le pellicole dello Studio Ghibli.

7. La trasformazione dei genitori – La città incantata (2001)

Quando i genitori di Chihiro mangiano cibo destinato agli spiriti e si trasformano in maiali, l’atmosfera cambia bruscamente. Una scena disturbante e simbolica, che marca il passaggio dall’infanzia all’età adulta e la perdita dell’innocenza. È l’inizio del viaggio onirico più famoso di Hayao Miyazaki.

8. La danza degli spiriti – La città incantata (2001)

Nelle terme degli spiriti, la protagonista Chihiro assiste a una parata di entità fantastiche. La scena è un tripudio visivo di creature bizzarre, simbolismi religiosi e folklore giapponese. Una festa per gli occhi e la mente uno dei non pochi momenti iconici di questo capolavoro.

9. La camminata nel vuoto – Il castello errante di Howl (2004)

La protagonista Sophie, accompagnata dal principe Howl che la salva da misteriosi figuri che la inseguono, attraversa il vuoto camminando, sospesa, nel cielo. Un momento di sospensione che incarna l’amore nascente, ma anche il mistero e la fragilità dei legami umani.

10. Il ritorno alla Luna – La storia della Principessa Splendente (2013)

Nel finale di questa meravigliosa opera favolistica, la giovane principessa Kaguya viene condotta sulla Luna da esseri celesti. Mentre i suoi ricordi e le sue emozioni si dissolvono, la Terra resta sola nella sua malinconia. Un addio commovente, accompagnato da una musica struggente e celestiale, con un’estetica pittorica che sembra venire da un sogno antico. È uno dei finali più poetici e agrodolci dell’intero cinema Ghibli.

Le scene iconiche dello Studio Ghibli non sono solo artisticamente impeccabili: sono cariche di significato, emotivamente intense, universali. Ogni fotogramma racconta una storia, trasmette valori e riesce a parlare a tutte le età. Queste dieci scene sono solo una selezione, ma rappresentano il cuore pulsante di un’eredità che continua a incantare generazioni.