Star Wars, Mark Hamill critica un cambiamento alla trilogia: “George Lucas non l’avrebbe mai fatto”

L'attore ha espresso apertamente il suo dissenso verso alcune scelte narrative della trilogia sequel.

Mark Hamill sarà per sempre associato al leggendario ruolo di Luke Skywalker nella saga di Star Wars, ma il suo legame con la galassia lontana lontana non è solo nostalgico: è anche critico. Durante una recente intervista al programma Today, l’attore ha espresso apertamente il suo dissenso verso alcune scelte narrative della trilogia sequel prodotta da Disney.

Mark Hamill critica la trilogia sequel di Star Wars: “Ci eliminano uno a uno”

Hamill non ha nascosto la sua frustrazione per la decisione di far morire progressivamente i personaggi storici della saga originale. “Nei nuovi film ci eliminano uno a uno”, ha detto con tono amaro, riferendosi chiaramente a Luke, Leia e Han Solo. L’attore ha poi ricordato un momento del passato in cui aveva espresso a George Lucas le sue perplessità sulla deriva oscura di Luke nel Ritorno dello Jedi. “Gli dissi: ‘Ha perso una mano, ha quel guanto nero… non dovrebbe combattere contro il lato oscuro?’. George mi rispose: ‘Mark, è una storia per bambini’. E per questo, disse, non avrebbe mai considerato di uccidere uno dei protagonisti principali.”

Un principio che, secondo Hamill, è stato abbandonato nella trilogia sequel iniziata con Il risveglio della Forza. In effetti, Han Solo muore nel primo episodio, Luke nel secondo (Gli ultimi Jedi) e Leia in L’ascesa di Skywalker, anche se in quest’ultimo caso la morte dell’attrice Carrie Fisher nel 2016 ha inevitabilmente influenzato la sceneggiatura.

L’osservazione di Hamill si riferisce chiaramente alla filosofia originale di George Lucas, che non voleva spezzare la favola eroica dei personaggi principali della trilogia originale. Anche nel caso di La vendetta dei Sith, dove Padmé Amidala muore, la scelta fu motivata da esigenze narrative: era necessario spiegare perché Luke e Leia crescessero senza la madre. Lucas, infatti, si era sempre opposto a eliminare Han Solo, nonostante Harrison Ford avesse più volte chiesto che il suo personaggio morisse ne Il ritorno dello Jedi. La Disney, invece, ha adottato un approccio più drastico e, secondo Hamill, meno coerente con lo spirito della saga originaria.

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