James Cameron e quei dettagli dietro Titanic e Terminator, ‘ho fatto un sogno’
Durante l'incontro in streaming con James Cameron sono emersi tanti dettagli sulla sua formazione e sui suoi film più iconici. Scopriamoli!
Al Cinema Massimo di Torino si è tenuta la Masterclass di James Cameron organizzata dal Museo del Cinema in concomitanza con la mostra The Art of James Cameron. Il regista canadese non ha potuto presenziare perché impegnato con i lavori di post-produzione di Avatar 3, l’atteso film la cui uscita è prevista per il periodo natalizio. Durante l’evento il direttore del Museo del Cinema, Carlo Chatrian, e James Cameron hanno ripercorso la carriera del regista in una “chiacchierata” che ha visto nella creatività l’argomento centrale.
Gli esordi di James Cameron

James Cameron è nato in una piccola cittadina del Canada. Il desiderio di evasione da quella che lui considera una realtà limitata lo porta fin da giovane ad appassionarsi a fumetti, soprattutto Marvel, e film di fantascienza. Negli anni Sessanta il mondo appariva sull’orlo del baratro, con la crisi dei missili di Cuba e la minaccia costante di una guerra nucleare. Non c’era Internet e reperire immagini per stimolare la creatività era un compito arduo. Il futuro regista, appassionato sin dall’infanzia al disegno, vede nei fumetti e nella settima arte un involucro protettivo, perché mostrano immagini di mondi migliori.
James Cameron: la matita
Durante la masterclass con James Cameron la conversazione si è spostata su uno degli elementi più importanti per l’espressione della creatività di James Cameron: la matita. Questo strumento, che il regista ha imparato ad amare fin da bambino, permette di mostrare le sensazioni, oltre a modificare e cancellare ciò che è “sbagliato”. Parlando di questi temi è emersa anche l’importanza dell’intimità. Quando i bozzetti vengono ultimati, il team creativo si interroga su come creare le connessioni tra lo spettatore e queste creature. Secondo James Cameron è infatti essenziale un’intimità mentale ed emotiva, per questo nella sua carriera ha sempre cercato di creare i mondi fantastici che abbiamo imparato ad amare partendo da “frame” di riferimento con cui identificarci.
Gli aneddoti su Terminator e Titanic

Uno degli elementi che ha sempre contraddistinto il cinema di James Cameron è l’utilizzo di effetti speciali all’avanguardia. Sovente alcuni di loro sono anche stati posticipati perché non era ancora disponibile la tecnologia indispensabile per la loro realizzazione.
Quando si parla di macchine è inevitabile fare riferimento a Terminator, che ha portato il regista alla notorietà. In questo universo narrativo le macchine sono contraddistinte da tratti umani, si comportano come noi, ma in realtà sono degli invasori. Nel corso della conversazione James Cameron ha svelato un interessante retroscena: l’ispirazione per l’esoscheletro dei Terminator gli è arrivata tramite un sogno nel quale una carcassa della macchina era avvolta dalle fiamme mentre cercava di strisciare.
Parlando di Titanic invece il regista canadese ha raccontato di come ci sia lui dietro all’iconico ritratto che Jack fa di Rose: realizzare la scena in cui Leonardo DiCaprio disegna non è stato semplice, perché le mani che vediamo nel film sono in realtà quelle di James Cameron che, essendo mancino, per mantenere la verosimiglianza si è limitato solo a disegnare i tratti di Rose, interpretata da Kate Winslet.
James Cameron parla di Avatar e dei Na’vi
A conclusione dell’incontro, l’argomento si è spostato su Avatar, in particolare sulla creazione dei Na’vi. Il regista si è soffermato sui processi creativi e sugli elementi che secondo lui avrebbero provocato empatia con lo spettatore. Inoltre ha svelato un retroscena sul personaggio interpretato da Zoe Saldana, Neytiri: sebbene il prototipo fosse già pronto, è stato ultimato dopo che l’attrice è stata scelta per poterlo modellare su di lei. Dato il suo passato da ballerina, lei e James Cameron hanno studiato e immaginato anche le movenze feline dei Na’vi, per dare coerenza e immersione all’immaginario di Pandora.
L’evento è stato un’opportunità unica per poter incontrare e dialogare con uno dei registi più influenti e importanti del cinema contemporaneo. Infine ricordiamo che la mostra temporanea presso il Museo del Cinema, The Art of James Cameron, è stata prorogata fino al 31 agosto 2025.