Mani nude e la colonna sonora di Dardust: un viaggio tra sudore e redenzione

Un debutto che è già poesia! Scopriamo la colonna sonora di Mani nude, firmata Dardast.

Al Milano Film Festival 2025 le luci della ribalta non erano puntate solo sulla pellicola intensa e viscerale di Mani nude, il film del regista Mauro Mancini nelle sale italiane dal 5 giugno 2025, ma anche su chi ha scolpito il suono di questo racconto: Dardust, al secolo Dario Faini, per la prima volta compositore di una colonna sonora cinematografica.
Accanto a Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi, protagonisti di questa storia aspra e carnale, Dardust ha raccontato la genesi di un lavoro che va oltre la semplice funzione musicale: è identità, respiro, carne viva.

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Dardust, il compositore della colonna sonora di Mani Nude

Dardust e la colonna sonora di Mani nude 2025 Cinamatographe.it

Dardust, noto per la sua capacità di fondere elettronica e musica classica, per costruire l’universo sonoro di Mani nude, si è lasciato guidare da immagini potenti che caratterizzano la pellicola: la cava – che rievoca profondità, pietra e fatica – e la nave-prigione, che è simbolo della cattività dei protagonisti. Intorno a questi elementi ha tessuto una trama sonora che fonde cori bulgari, come echi antichi di una spiritualità pagana, e percussioni viscerali, che battono come tamburi tribali sotto la pelle del film.
Dardust fonde il sudore dell’attore, il lavoro fisico, la lotta e lo trasforma in pulsazioni che arrivano dritte allo stomaco. La sua musica picchia come quei pugni a mani nude e vibra come la tensione nei corpi.
Non una semplice colonna sonora, ma una partitura corporea, sensuale, dura, fatta di vibrazioni che esplodono nelle scene di combattimento, e sprofondano nelle pause emotive, laddove il silenzio incontra il dolore.

Davide’s Theme: la fragilità che resiste nelle scene con Francesco Gheghi

Il brano dedicato a Davide, interpretato da Gheghi, è una carezza all’inferno. Davide’s Theme si apre con accordi di pianoforte sospesi, come passi incerti su una superficie instabile. È una melodia che non cerca la perfezione, ma la sincerità.
Dietro quelle note leggere, quasi infantili, si avverte il peso della paura, la tensione del conflitto (soprattutto quello interiore!). La musica si intreccia con le immagini, creando un’atmosfera tesa e coinvolgente. Sembra quasi sussurrare come voci lontane, e rievocare echi che sembrano voler sollevare il personaggio da terra, anche solo per un istante.
C’è una luce fredda in questo tema, una malinconia che pulsa e cresce, fino a lasciar spazio a un silenzio più eloquente di mille parole. È l’anima di Davide che si racconta senza voce, solo con la musica.

Minuto: la forza che si spezza nella colonna sonora di Mani nude

Al contrario, Minuto – il brano che accompagna il personaggio interpretato da Gassmann – è puro magma sonoro.
Percussioni profonde, ritmi lenti ma inarrestabili sembrano provenire dalle viscere della terra: questa traccia è una marcia interiore, un’ossessione. Il personaggio di Minuto è un uomo spigoloso, incatenato al suo passato, alla colpa, e la musica lo riflette in modo brutale e poetico allo stesso tempo.
Il suono si fa pietra, si fa sangue. Non c’è melodia, ma spinta e peso. Un’elettronica ruvida si intreccia al ronzio metallico che perseguita. Ogni crescendo è un passo più vicino all’implosione.
È un brano che non accarezza, ma colpisce e lascia lividi. Una colonna sonora che combatte insieme ai suoi personaggi, che si sporca con loro, che cade e si rialza.

Un debutto che è già poesia

Per Dardust, questo debutto nel cinema è una dichiarazione d’amore alla narrazione visiva. Con grande umiltà al MFF ha rinnovato la sua stima per Mauro Mancini, parlando di una sinergia creativa rara, di una fiducia reciproca che gli ha permesso di spingersi oltre i confini del suono puro.
La sua musica in Mani nude non è mai illustrativa, ma sensoriale, carnale, spirituale. Accompagna, incide, trasforma.
E così, in un film fatto di silenzi duri e sguardi pesanti, Dardust ha scritto non solo una colonna sonora, ma una voce invisibile, fatta di corde che tremano e di battiti che ricordano che sotto ogni lotta c’è sempre un cuore che tenta, disperatamente, di continuare a pulsare.

Mani nude: la tracklist della colonna sonora con tutte le canzoni di Dardast

Oltre a Davide’s Theme e Minuto che descrivono l’evoluzione dei personaggi, tutti i brani che compongono la colonna sonora di Mani nude creano suggestivi e straordinari mondi.
Di seguito vi riportiamo i titoli delle canzoni presenti, ricordandovi che è possibile ascoltare la colonna sonora di Mani nude su Spotify.
Sinister Prologue; A Rave in The Forest; Quarry Canone; Prelude to the Void; Captive; Dream of Escape; Shipshape; Antipation for Fight; Batiza’s Debut; Escape and Dive; Fallen Warrior; Davide’s Theme (Moog Variation); Outskirts Glimpse; From Suburbia To The Woods; Davide And Eva; Puma’s Presence; The Absent Guest; Dog Fight; Dance Before The Abyss; Giulia; D’Amato’s Last Act; Farewell To Fate; Giulia.