Lionsgate e le controverse dichiarazioni sull’IA: “Può trasformare un film live action in un anime in 3 ore”

Il vice presidente della Lionsgate dichiara che attraverso l'utilizzo dell'IA possono riadattare i loro film sotto una nuova veste per ridistribuirli al pubblico

L’intelligenza artificiale è senza alcun dubbio l’argomento più chiacchierato degli ultimi anni. Se da una parte c’è chi la elogia per la possibilità di facilitare alcuni lavori tramite il suo utilizzo, dall’altra parte c’è chi la critica per l’impatto ambientale, per il diritto d’autore e per le questioni etiche che le ruotano attorno. Entro quali limiti l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può ancora risultare moralmente corretto? Domanda che è stata posta soprattutto per quanto riguarda l’ambito dei processi creativi ed è proprio da questo mondo che sono, giustamente, arrivate le maggiori lamentele, come nel caso delle immagini rese in versione Studio Ghibli da ChatGPT. Ciononostante Lionsgate non si è certo tirata indietro dal rilasciare delle dichiarazioni in merito decisamente controverse.

Lionsgate, le controverse dichiarazioni del vice presidente sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei loro film

Lionsgate Cinematographe.it

Un recente articolo di Vulture, la sezione del New York Magazine dedicata alla cultura pop, ha parlato proprio del rapporto tra i produttori di Hollywood con le aziende che si occupano dello sviluppo delle intelligenze artificiali. Fra questi magnati dell’industria cinematografica spiccano Michael Burns, il vice presidente della Lionsgate, e le sue dichiarazioni in merito all’uso dell’intelligenza artificiale per i film appartenenti al proprio vasto catalogo. A settembre 2024, lo studio cinematografico ha infatti stilato un accordo con Runway, azienda specializzata nello sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale generativa, per poter usare i loro strumenti nella produzione e nella redistribuzione dei loro film.

Difatti, Michael Burns non ha solamente dichiarato che con l’intelligenza artificiale Lionsgate può realizzare nuovi progetti per il cinema o per la televisione a metà del budget, ma anche parlato dell’utilizzo di IA per una nuova distribuzione dei film appartenenti alla loro libreria. “Ora possiamo dire ‘Fallo anime, rendilo PG-13 (vietato ai minori di 13 anni non accompagnati, n.d.a.).’ 3 ore dopo, abbiamo il film.” Burns crede quindi che l’IA possa essere utilizzata per riproporre i loro vecchi film sotto una nuova veste, per esempio un Hunger Games in versione animata o un Saw – L’enigmista adatto a tutta la famiglia. Dichiarazioni, queste, che stanno già generando numerose polemiche, dato che eludono completamente l’etica accettabile su questioni del genere ed escludono la partecipazione umana all’interno del processo artistico e creativo.

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Fonte: CBR