Jaume Collet-Serra: 5 film del regista che vi lasceranno senza fiato

5 titoli da "apnea" del regista.

Jaume Collet-Serra è uno dei registi più abili nel costruire tensione e mantenere lo spettatore inchiodato alla poltrona. Spagnolo di origine e americano d’adozione, Collet-Serra ha saputo conquistare il pubblico con un cinema d’intrattenimento solido, caratterizzato da una regia dinamica, una grande attenzione al ritmo e un’incredibile capacità di giocare con le atmosfere. Il suo stile, spesso in bilico tra thriller, azione e horror, riesce a creare un’esperienza immersiva, spingendo i protagonisti in situazioni estreme e pericolose da cui non possono scappare facilmente. Nel corso della sua carriera, iniziata con opere più horror e thriller, ha poi virato verso film d’azione ad alto budget con protagonisti come Liam Neeson, dimostrando versatilità e una crescita esponenziale sia nelle sceneggiature che nella gestione dello spettacolo. La sua cifra stilistica è riconoscibile: tensione palpabile, suspense calibrata e una costruzione dei personaggi che spesso si trovano a dover affrontare nemici invisibili o situazioni claustrofobiche. In questo articolo approfondiremo 5 film di Jaume Collet-Serra che meritano di essere visti.

1. Orphan (2009) tra i flm di Jaume Collet-Serra da vedere

Jaume Collet-Serra - Cinematographe.it

Orphan è uno dei film che ha consacrato Jaume Collet-Serra come un maestro del thriller psicologico. La storia ruota intorno a una famiglia che adotta una bambina di nome Esther, che si rivela però molto più sinistra di quanto sembri. Il film è un viaggio dentro la paura più profonda: la paranoia che un membro della famiglia possa nascondere un lato oscuro e distruttivo. Collet-Serra costruisce la tensione con un ritmo calibrato, alternando momenti di calma apparente a esplosioni di violenza improvvisa e inquietante. La scelta di ambientare il film quasi interamente all’interno della casa contribuisce a creare un’atmosfera claustrofobica, dove ogni angolo può nascondere un pericolo. L’interpretazione di Isabelle Fuhrman nel ruolo di Esther è perfetta, inquietante senza mai risultare esagerata, mantenendo lo spettatore costantemente sul filo del rasoio. Dal punto di vista tecnico, il film fa largo uso di luci soffuse e ombre, a sottolineare la natura ambigua del personaggio di Esther e il clima di sospetto che si instaura in famiglia. Collet-Serra si conferma capace di sfruttare al massimo il genere thriller-horror, senza ricorrere a facili cliché o spaventi gratuiti.

2. Unknown – Senza identità (2011)

Unknown è un thriller d’azione carico di suspense, in cui un uomo, interpretato da Liam Neeson, si risveglia da un coma per scoprire che la sua identità è stata rubata da un altro uomo. Il film è un concentrato di adrenalina e colpi di scena che tengono alta l’attenzione per tutta la sua durata. Collet-Serra dimostra qui la sua capacità di dirigere un attore carismatico come Neeson in una storia che combina mistero e azione in maniera impeccabile. La regia è precisa e ritmata, con inseguimenti, scontri e momenti di pura tensione che si alternano senza mai perdere il controllo. La sceneggiatura si sviluppa con un meccanismo di suspense ben oliato: ogni nuova rivelazione modifica la percezione dello spettatore, che viene continuamente invitato a rivedere ciò che credeva di sapere. La tensione si costruisce soprattutto nel confronto diretto tra il protagonista e gli antagonisti, in una lotta per la sopravvivenza e per riappropriarsi della propria identità. La città di Berlino, dove è ambientato il film, diventa quasi un personaggio aggiuntivo, con i suoi spazi urbani che amplificano il senso di alienazione e pericolo.

3. Non-Stop (2014) tra i migliori film di Jaume Collet-Serra

Jaume Collet-Serra - Cinematographe.it

In Non-Stop, Collet-Serra porta lo spettatore a vivere un thriller claustrofobico a 10.000 metri di altezza. Il film, ambientato quasi interamente all’interno di un aereo in volo, è un perfetto esempio di tensione continua. Liam Neeson interpreta un agente federale che deve scoprire chi, a bordo, sta minacciando di uccidere i passeggeri se non verrà pagato un riscatto. La grande forza di questo film risiede nell’ambientazione chiusa: l’aereo diventa una trappola da cui non si può scappare, e ogni personaggio è potenzialmente un sospetto. Collet-Serra sfrutta questa situazione per costruire una suspense palpabile, giocando con la paura dell’ignoto e dell’estraneo. La narrazione è serrata e ricca di colpi di scena, che mantengono il pubblico attento e coinvolto. L’uso sapiente della regia nei momenti di tensione, con inquadrature ravvicinate e movimenti di macchina che aumentano il senso di ansia, fa sì che lo spettatore viva con il protagonista ogni minuto dell’odissea.

4. L’uomo sul treno – The Commuter (2018)

The Commuter è un thriller action che si svolge quasi interamente su un treno pendolare, in cui un uomo comune si trova coinvolto in un complotto criminale. La quotidianità diventa subito un incubo claustrofobico in cui la suspense è alimentata da continui colpi di scena e cambi di prospettiva. Liam Neeson conferma ancora una volta la sua abilità nel ruolo del protagonista determinato e capace di affrontare ogni sfida. Collet-Serra dirige con ritmo serrato e attenzione ai dettagli, costruendo un’atmosfera di crescente tensione psicologica che rende il film più di un semplice action thriller, coinvolgendo emotivamente lo spettatore in ogni fase della storia. Particolarmente degno di nota è il modo in cui il regista sfrutta lo spazio angusto del treno per creare un senso di prigionia e urgenza, trasformando ogni vagone in un possibile teatro di pericolo. La sceneggiatura, pur mantenendo una struttura tradizionale, si avvale di dialoghi intensi e situazioni sempre più complesse, che aumentano il ritmo fino a un finale intenso e soddisfacente.

5. Paradise Beach – Dentro l’incubo (2016) tra i film diretti da Jaume Collet-Serra da vedere

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Paradise Beach rappresenta una variazione sul tema del survival thriller con un’ambientazione naturale che diventa essa stessa fonte di terrore. La giovane surfista interpretata da Blake Lively si ritrova isolata su una scogliera mentre un enorme squalo bianco la tiene sotto controllo. Collet-Serra gestisce la tensione con grande abilità, alternando momenti di pura azione a pause cariche di suspense, dove l’astuzia e la determinazione della protagonista diventano l’unica speranza di salvezza. La fotografia valorizza sia la bellezza che la minaccia dell’oceano, mentre la regia mantiene un equilibrio perfetto tra realismo e tensione crescente, facendo vivere allo spettatore la stessa paura e la stessa urgenza di sopravvivere. Questo film, pur essendo più semplice nella sua struttura narrativa rispetto ad altri lavori del regista, riesce a sorprendere con sequenze di tensione ben costruite e una performance intensa di Blake Lively che regge perfettamente il ritmo serrato dell’intera pellicola.

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