Barry Keoghan e la confessione a cuore aperto sui suoi problemi di dipendenza: “non sono più in negazione”
Una madre morta di eroina, anni tra case famiglia. Oggi Barry guarda in faccia il buio. E lo chiama per nome.
“Capisco di avere una dipendenza. E capisco di essere un tossicodipendente“. Barry Keoghan guarda dritto in volto i suoi demoni. Li ha rivelati pubblicamente durante un’intervista a cuore aperto rilasciata a Hollywood Authentic. Nessun filtro, nessuna scusa. Solo verità, una di quelle che pesa, che lascia il segno.
Barry Keoghan: un’infanzia segnata
L’attore irlandese, diventato celebre con Saltburn e Gli spiriti dell’isola, ha raccontato la sua storia partendo da lontano. Da Dublino, da quando era un ragazzino e sua madre lottava contro l’eroina. Morì quando lui aveva 12 anni. Da lì in poi, Barry e suo fratello finirono dentro e fuori da case famiglia. Un’infanzia fatta di porte chiuse, urla soffocate e madri che bussano da una cassetta della posta. “Ricordo mia madre urlare per noi. E ci dicevano solo di restare a letto. Non di abbracciarla”, ha detto tornando in uno dei luoghi dove è cresciuto.
Eppure, anche dopo tutto questo – una madre, un padre, due zii e un cugino persi per la droga – Barry ha confessato che la curiosità è stata più forte. “Dovrebbe bastare per dire: ‘Ok, se mi metto qui, sono fottuto’. Ma la curiosità è potente. A volte aiuta, a volte ti distrugge. Per me, è stato dannoso”.
Nemmeno la nascita di suo figlio Brando, avuto nell’estate del 2022 con l’ex compagna Alyson, è bastata a fermarlo. Ma oggi, dice Barry Keoghan, qualcosa è cambiato: “Non sono più in fase di negazione. Finalmente accetto quello che sono. E se lo accetti, puoi iniziare a gestirlo”.
Non è la prima volta che Keoghan apre il suo passato al pubblico. Già nel podcast This Life of Mine di James Corden, aveva raccontato cosa significa crescere tra case di accoglienza: “Ti cambia. Smetti di fidarti. Non credi che qualcuno voglia davvero conoscerti, o volerti bene”. Ora però non si nasconde più. Ha messo il dolore sul tavolo. E ha scelto di affrontarlo.
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