Joe Jonas sull’importanza del supporto psicologico in un momento “buio” della sua vita: “ho un terapista e lo adoro”
Joe Jonas si racconta senza filtri. Una voce chiara, arrivata nel momento in cui serviva davvero.
Joe Jonas ha smesso di giocare a fare il duro. Ospite del podcast TalkShopLive, ha parlato senza filtri del momento in cui ha deciso di farsi aiutare davvero. Aveva 35 anni, un divorzio sulle spalle e due figlie piccole da crescere. Quel peso ha iniziato a farsi sentire. E lui ha scelto di affrontarlo.
Joe Jonas e la cura di sé: un messaggio che pesa

“Un amico mi ha chiesto: ‘Hai mai pensato di parlarne con qualcuno?’. E io: ‘Parlo con gli amici, vado in palestra, sfogo tutto lì’. Pensavo bastasse. Poi ho capito che serviva altro. Ho iniziato un percorso con uno psicologo. E mi fa bene. Lo adoro”.
Durante la chiacchierata, Joe Jonas ha toccato un altro punto a lui particolarmente caro: il valore della presenza. Quella vera, concreta. “Spesso si pensa che gli altri se la cavino. Invece serve un messaggio, una telefonata, una visita in più. Anche solo far sentire che ci sei. Ultimamente ho letto i numeri sul suicidio maschile e mi hanno colpito. In tanti si tengono tutto dentro. Serve rompere quel silenzio”.

Nella sua voce si sente un’urgenza nuova. Quella di chi ha scelto di esserci, per sé e per chi ama. I momenti no capitano. Ma Joe Jonas stringe i denti, quando pensa alla luce dei suoi occhi, la motivazione più forte: le figlie Willa e Delphine. Quattro e due anni. Due piccole creature che lo guardano ogni giorno.
“Mi sto impegnando. Lavoro, ma sto lavorando anche su di me. Ogni mattina mi guardo allo specchio e penso: ‘Devo prendermi cura di me. Loro mi osservano. Imparano da me’. E io voglio essere un buon padre, un riferimento”.
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