Jersey Girl: recensione della commedia romantica Netflix con Ben Affleck

Una rom com credibile quanto prevedibile.

Ricominciare a vivere dopo una tragedia si può: con un pizzico di leggerezza, Jersey Girl racconta una storia di nascita sia personale che professionale. La commedia romantica diretta da Kevin Smith nel 2004 e resa disponibile su Netflix, vede l’ex coppia d’oro hollywoodiana Ben Affleck e Jennifer Lopez interpretare marito e moglie affiatati, che non vedono l’ora di accogliere la loro primogenita. La tragedia incombe, e il protagonista Ollie si ritrova vedovo, genitore single e per di più perde anche il lavoro. Diversi anni dopo, l’uomo sembra aver trovato una certa stabilità personale e professionale, trasferendosi nel New Jersey accanto a suo padre, e dedica tutta la sua vita alla figlia Gerthie. Un giorno irrompe nella sua vita Maya (Liv Tyler), esuberante commessa in un negozio di film a noleggio, che in qualche modo dona una ventata d’aria nuova alla sua esistenza fin troppo tranquilla.

Jersey Girl, una tranquilla commedia romantica che punta su Ben Affleck ma senza troppo slancio

Jersey Girl viene sponsorizzato come un film per famiglie che si fonda sulla coppia Affleck-Lopez (all’epoca chiamati i Bennifer), capace di bucare i tabloid di gossip. Un po’ meno le scene cinematografiche. Quando il duo è sullo schermo, il disastro al botteghino è assicurato. Lo confermò Amore estremo – Tough Love, pellicola stroncata da pubblico e critica, e ne è ulteriore dimostrazione Jersey Girl (anche se qui Ben Affleck si salva grazie a una trama semplice e prevedibile, che comunque non stona nel suo insieme). Il regista Kevin Smith, famoso per aver creato il duo di personaggi Jay & Silent Bob in coppia con Jason Mewes (che spesso appaiono nei suoi film) conosce molto bene Affleck e lo sceglie con precisione e assoluta convizione, realizzando una pellicola che punta su di lui e sul suo lato più romantico.

Al suo fianco, l’attore americano ritrova Liv Tyler, con cui aveva già recitato in Armageddon – Giudizio Finale. L’attrice figlia d’arte è adorabile sulla scena, regala qualche momento di brio e leggerezza, e con il suo ingresso in scena, la narrazione cambia decisamente tono. C’è qualche sorriso, ci si diverte (ma non troppo), ci sono camei deliziosi – tra tutti spunta Will Smith, che ha un’insolita conversazione con il protagonista interpretato da Ben Affleck. Tuttavia ci si ferma là: c’è la morale alla fine della storia, e il film si rivela non propriamente una commedia romantica, piuttosto un film per famiglie un po’ volgarotto. La scrittura, affidata sempre a Kevin Smith, non regala particolari spunti di approfondimento, e rimane tutto un po’ in superficie.

Jersey Girl: valutazione e conclusione

Jersey Girl è un film studiato a tavolino, con scenari prevedibili e gonfi di cliché. Tolta la prima mezz’ora, la pellicola sembra partire con una spinta narrativa in più, grazie all’ingresso di Liv Tyler che dona un po’ di brio alla storia. Tuttavia, la pellicola rimane sviluppata sempre e soltanto in superficie, senza particolari spunti di riflessione, riducendosi a una commediola per famiglie che raramente strappa qualche sorriso. Il regista Kevin Smith, noto per il suo umorismo grottesco fuori dalle righe (Dogma, uscito nel 1999, fu un lampo di genio), prova a lanciarsi su un genere per lui inedito. Il risultato è un prodotto un po’ banale, che si fonda soprattutto sulla presenza di Ben Affleck, suo amico e collaboratore di lunga data, nonché attore con una carriera in declino all’epoca a causa di scelte artistiche (e private) poco discutibili. Jersey Girl resta una pellicola comunque leggera, ideale per chi desidera passare un’ora e mezza in totale spensieratezza.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.3

Tags: Netflix