Nicole Kidman a Cannes 2025: “Produco film solo per le donne”

Nicole Kidman, al Festival di Cannes per l’ennesima volta, ha le idee chiarissime: il suo impegno è per le donne.

Nicole Kidman, a Cannes per l’ennesima volta, ha le idee chiarissime: il suo impegno è per le donne. Al panel Women in Motion Talk, l’attrice australiana ha snocciolato numeri e ricordi: “Sono trentatré anni che vengo a Cannes. La prima volta fu nel 1992 con Cuori ribelli, e fu lì che nacque la mia storia con Tom Cruise”. Poi L’inganno di Sofia Coppola, Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos, e l’esperienza in giuria nel 2013 accanto a Steven Spielberg. “Trentatré anni di festival, e sono ancora qui”.

Ma qualcosa è cambiato radicalmente dopo il 2017. Da allora, Kidman ha preso una decisione netta: sostenere le donne nel cinema. “Avrei aiutato giovani registe e sceneggiatrici. Avrei corso dei rischi: accettare film sperimentali, audaci, a basso budget. E l’ho fatto. In otto anni ho lavorato con 27 registe tra cinema e TV”.

Nicole Kidman a Cannes 2025 cinematographe.it

Una scelta che non è solo artistica, ma esistenziale: “È la mia salvezza”, dice. Tra le collaborazioni più recenti, quella con Halina Reijn, regista del thriller erotico Babygirl, presentato a Venezia 2024: “TikTok ci ha dato una mano enorme per la distribuzione globale. Ognuno interpreta il film a modo suo, ed è bellissimo”. E poi Susanne Bier, con cui Kidman ha lavorato nella serie Netflix La coppia perfetta: “Abbiamo un legame speciale. Torneremo insieme nel 2026 con Amore e incantesimi 2. Ci sarà di nuovo Sandra Bullock: sarà stregonesco, divertente, e pieno di magia”.

E la regia? “Dico sempre di no… ma potrei cambiare idea”, ammette. “Spesso mi sveglio nel cuore della notte e scrivo idee per film, dopo sogni intensi. Ma per ora voglio rimanere attrice, continuare a lavorare con registe emergenti e creare con loro personaggi complessi”.

Nicole Kidman guarda anche al contesto industriale: “Nel 2017 solo il 4% dei film era diretto da donne. Oggi siamo al 13%. E in concorso a Cannes quest’anno ci sono sette registe su ventidue. Non è fantastico?”. Per lei, il 2025 sarà un anno di relativa calma, ma solo in apparenza: “Devo continuare a finanziare, fare da mentore, prendere decisioni. Voglio essere una forza trainante per il cinema delle donne”. E nel 2026, annuncia, tornerà “prepotentemente”.

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