Netflix dice addio agli speciali interrativi

Netflix dice addio ai suoi speciali interattivi, ora punta tutto al gaming.

Netflix ha ufficialmente rimosso Black Mirror: Bandersnatch, uno dei suoi contenuti più innovativi e iconici, segnando la fine della breve ma significativa era degli speciali interattivi “scegli la tua avventura”. Insieme a Kimmy vs The Reverend e altri titoli per famiglie, Bandersnatch è stato uno degli ultimi sopravvissuti di un esperimento narrativo che, a suo tempo, aveva attirato l’attenzione globale.

La rimozione fa parte di un piano più ampio di dismissione di questo tipo di contenuti: da un catalogo iniziale di 24 speciali interattivi, oggi ne restano solo pochi, come You vs. Wild di Bear Grylls, il cui futuro appare comunque incerto. Secondo Mike Verdu, ex responsabile della divisione gaming di Netflix, “non stiamo più sviluppando quelle esperienze specifiche: la tecnologia era limitata e il potenziale lo era altrettanto. Ma ne abbiamo tratto insegnamenti utili.”

Netflix: più giochi, meno speciali

L’iniziativa fu promossa inizialmente da Todd Yellin, vicepresidente del prodotto, ma con la sua uscita nel 2022 e la successiva riorganizzazione interna, Netflix ha progressivamente virato verso un nuovo focus: videogiochi e intelligenza artificiale generativa. Verdu, oggi a capo della neonata divisione “Generative AI and Games”, ha sottolineato questa evoluzione: “Comincerà sempre di più a sembrare che stai giocando al programma, non solo guardandolo.”

Netflix ha già lanciato giochi ispirati a franchise di successo come La casa di carta e Love is Blind, e la nuova interfaccia utente – ancora in fase di rilascio – punta a integrare questi elementi rendendo la piattaforma sempre più interattiva, ma non più tramite video a bivi, bensì attraverso giochi narrativi nativi, con una forte spinta all’apprendimento automatico e all’AI generativa.

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Bandersnatch ha aperto una strada che Netflix ha scelto di non percorrere fino in fondo, preferendo invece esplorarne una parallela più vicina al mondo videoludico. L’esperimento è stato utile, ma ora lo streaming vuole che tu giochi, non che tu scelga tra A e B.

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