Karol G: Tomorrow Was Beautiful – recensione del documentario sulla pop star colombiana
Karol G è una avventura musicale e umana da non perdere: la regina del raggeaton è una vera sorpresa!
Il documentario Karol G: Tomorrow Was Beautiful, disponibile su Netflix e diretto dalla giovane cineasta Cristina Costantini, offre uno spunto unico sull’ascesa e sulle sfide di una delle regine indiscusse del reggaeton. La pellicola non è solo una celebrazione del suo successo musicale, ma un viaggio profondo nella psicologia della cantante, tra il successo commerciale e le difficoltà personali. Con una narrazione che alterna momenti di spettacolo a riflessioni intime, il film ci svela la donna dietro la “Bichota”, mostrando una vulnerabilità che difficilmente avremmo immaginato per una figura tanto imponente nel panorama musicale latino.
La fatica dietro il successo

Tomorrow Was Beautiful si apre con uno spaccato della vita di Karol G e delle sue lotte per arrivare ai vertici della musica. Il documentario ci offre uno spunto autentico su quanto lavoro ci sia dietro al successo di un’artista internazionale. Oltre a raccontare il trionfo dell’album Mañana Será Bonito, che ha visto la cantante ottenere il primo posto nella Billboard 200 e guadagnarsi il titolo di Billboard Woman of the Year, il film mette in luce la fatica e le difficoltà che hanno contraddistinto il percorso di Karol G. Fin dai suoi esordi, la cantante ha dovuto fronteggiare pregiudizi di genere in un mondo musicale dominato dagli uomini, un mondo in cui la sua determinazione e il suo talento sono stati messi alla prova.
Il documentario evidenzia anche le difficoltà psicologiche e professionali che Karol G ha dovuto affrontare per emergere. Un momento particolarmente significativo è quello in cui racconta della sua decisione di abbandonare la musica a soli 16 anni, dopo aver vissuto un’esperienza traumatica con un manager di mezza età che le ha fatto delle avances. Karol G si trovava di fronte a un bivio, ma la sua passione per la musica e il sostegno della sua famiglia l’hanno portata a superare quelle difficoltà, trovando nel suo lavoro una forza e una resilienza che l’hanno definita come artista.
Ansia e vulnerabilità: l’altra faccia del successo

Uno degli aspetti più toccanti, nonché interessanti, del documentario è la sua capacità di mostrare il lato oscuro del successo. Nonostante le luci della ribalta e le enormi platee dei suoi concerti, Karol G non nasconde le sue ansie e il timore di non riuscire a mantenere il ritmo frenetico della sua carriera. Questo è il cuore del film: Karol G è consapevole di essere arrivata al vertice, sul ringraziarla del mondo, ma non è immune dalle difficoltà emotive che il successo comporta.
Nel documentario, la cantante rivela la sua paura di “morire giovane”, un pensiero che ha perseguitato la sua mente e che alimenta la sua voglia di fare tutto in fretta. Si tratta di una riflessione profonda sulla mortalità e sul desiderio di lasciare un’eredità significativa. Questo aspetto del film rende Karol G ancora più autentica e vicina ai suoi fan, poiché si rivela in tutta la sua vulnerabilità. La sua ansia non è solo un tema del documentario, ma anche un motore che spinge la cantante a lavorare incessantemente per raggiungere i suoi obiettivi, senza mai fermarsi.
La donna nel reggaeton: un viaggio di resilienza
Uno degli aspetti più interessanti di Tomorrow Was Beautiful è la riflessione sulla condizione della donna nel reggaeton. In un genere musicale storicamente dominato da uomini, Karol G ha dovuto farsi spazio in un mondo in cui le donne spesso sono state messe in secondo piano. La cantante affronta apertamente il tema del sessismo nella musica e racconta come essere una donna in un genere come il reggaeton fosse inizialmente visto come un limite piuttosto che come una forza.
La sua forza e resilienza sono emerse nei momenti più difficili, quando ha deciso di non lasciare che il suo genere e il suo ruolo nel mondo della musica la definissero. Il documentario diventa così un racconto di empowerment femminile, in cui Karol G non solo accetta la sua condizione di artista donna, ma la sfrutta per affermarsi e trasformarla in un punto di forza. La sua testimonianza è un esempio di come le donne possano non solo entrare in spazi dominati da uomini, ma anche sostenerli e trasformarli.
L’aspetto più significativo di questa riflessione è il suo rapporto con il compagno Feid, che viene mostrato come una relazione sana e di supporto. Il documentario non esamina la sua storia con Anuel AA in modo morboso, ma con una certa distacco, lasciando spazio a un confronto sano con un partner che, a differenza dei suoi precedenti legami, è al suo fianco come supporto emotivo, non solo come compagno di scena.
Karol G: Tomorrow Was Beautiful – valutazione e conclusione

Karol G: Tomorrow Was Beautiful è un documentario che si distingue per la sua sincerità e il suo approccio intimo, mostrando una Karol G vulnerabile e potente allo stesso tempo. Il film non è solo un tributo al suo successo artistico, ma anche una testimonianza del lato umano di una delle stelle più brillanti del reggaeton contemporaneo. Tra il racconto del suo percorso, la riflessione sul sessismo e l’emergere della sua ansia e vulnerabilità, il documentario regala un’immagine a tutto tondo di una delle figure più influenti della musica latina.
Il film si conferma come una visione imprescindibile per tutti i fan della musica latina e del reggaeton, ma anche per chi cerca un racconto genuino di una donna che ha saputo lottare per ottenere il rispetto e il riconoscimento che merita. Tomorrow Was Beautiful è il testamento di Karol G alla sua carriera e alla sua forza interiore, lasciando un segno indelebile in chiunque abbia avuto la fortuna di assistere alla sua straordinaria ascesa.