Harry Potter, Jason Isaacs definisce Lucius Malfoy “un razzista”

Jason Isaacs definisce Lucius Malfoy "un razzista" e riflette sul suo ruolo nei film di Harry Potter

Jason Isaacs, l’attore britannico noto per aver interpretato Lucius Malfoy nella saga cinematografica di Harry Potter, ha recentemente parlato apertamente del suo personaggio durante un episodio del podcast Awards Chatter di The Hollywood Reporter. Descrivendolo come un “razzista”, Isaacs ha spiegato che il suo compito all’interno della serie non era tanto inserirsi in un franchise di successo, quanto dare un senso al comportamento del giovane Draco Malfoy. “Il mio lavoro non era essere parte di un franchise. Era mostrare al pubblico perché Draco fosse un tale bastardo a scuola.”

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Isaacs ha sottolineato come Draco provenisse da un ambiente familiare privo di affetto, una catena generazionale di genitori incapaci di amare. Il suo Lucius, infatti, incarna un’élite magica snob e intollerante, fedele a Voldemort e ai valori dei “purosangue”. Parlando del personaggio, Isaacs non ha esitato a tracciare un parallelo con la realtà contemporanea: “Interpretare quel tipo sfacciato e razzista è stato potente. È uno che pensa che i Babbani non debbano mescolarsi con i maghi. Uno che voleva ‘rendere di nuovo grande Hogwarts’”, ha detto, citando ironicamente lo slogan trumpiano “Make America Great Again”.

L’attore ha anche criticato il termine franchise, riferito ai film di Harry Potter, definendolo “disgustoso”: “Per quanto sia stato un progetto fantastico, ho sempre preso la recitazione molto seriamente. Quella non era solo una saga di successo, era recitazione vera.” Ha poi ricordato un momento particolarmente intenso durante le riprese di I Doni della Morte – Parte 1, quando Ralph Fiennes, nei panni di Voldemort, lo bullizzava e spezzava la sua bacchetta in scena: “È stata una scena dolorosa. Mi sono sentito come castrato davanti alla mia famiglia. Era recitazione cruda, nient’affatto superficiale.” Nonostante il legame affettivo con l’impatto della saga sul pubblico, Isaacs ha ammesso che girare i film non fu sempre divertente, citando la monotonia delle riprese con effetti speciali. Tuttavia, il vero valore è emerso nel tempo: “Il piacere arriva dopo, quando incontri persone che dicono che quei film gli hanno cambiato — o salvato — la vita. C’è qualcosa di magico che è successo, e non sapremo mai davvero perché.”

Le sue dichiarazioni arrivano in un momento in cui l’universo di Harry Potter si prepara a rivivere sul piccolo schermo: HBO e Warner Bros. sono al lavoro su una nuova serie TV decennale, con una stagione per ciascuno dei sette libri originali. Il cast inizia a delinearsi, come recentemente annunciato: John Lithgow sarà il nuovo Albus Silente, Janet McTeer interpreterà la professoressa McGranitt, Paapa Essiedu sarà Piton e Nick Frost vestirà i panni di Hagrid. Tra gli altri, Luke Thallon sarà il professor Quirrell e Paul Whitehouse il custode Filch. Ancora misteriosi i nomi del trio protagonista — Harry, Ron e Hermione — ma sono in corso i casting nel Regno Unito e in Irlanda per trovare i nuovi volti di questa generazione magica.