Mamma porta al cinema neonato di 40 giorni e denuncia un fatto shock: “ho dovuto pagare due biglietti interi”
Sta facendo discutere sul web la politica di un cinema nel Bergamasco dopo il racconto di una neomamma, costretta a pagare anche per il suo bambino appena nato.
A Serina, in provincia di Bergamo, una mamma porta al cinema il neonato da poco avuto e fa un’amara scoperta. Alessia ha denunciato un cinema locale, “reo” di averle fatto pagare un biglietto intero per il figlio di appena 40 giorni. In programma aveva una piacevole serata insieme ad alcuni amici. Presentatasi all’ingresso del cinema con il bambino in fascia, racconta, è stata fermata dall’addetto alla biglietteria, il quale le ha chiesto di esibire un doppio ticket.
Mamma porta al cinema neonato e deve pagare due biglietti interi

Alessia spiega che il bambino ha un’indole molto tranquilla. Non disturba mai. Pertanto, non avrebbe creato problemi tenerlo in fascia durante la proiezione della pellicola. Tuttavia, le argomentazioni addotte hanno trovato resistenza. L’addetto ha insistito affinché pagasse l’ingresso del bebè, poiché la regola del cinema prevede che ogni bambino, a prescindere dall’età, richieda un costo a parte, che occupino o meno un posto a sedere.

Di rimando, Alessia ha cercato di far valere le proprie ragioni, sottolineando come in quasi tutti i cinema i bimbi sotto i tre anni pagano ridotto. In alcuni casi, è persino prevista la possibilità di entrare gratis con un adulto. Niente da fare. Il membro dello staff ha mantenuto la stessa posizione, e alla mamma è toccata adeguarsi alla rigida disposizione.
La vicenda ha suscitato lo stupore e lo sbigottimento di parecchi utenti sui social, pronti a commentare la vicenda anche con parole forti. Certi utenti hanno definito ingiusta la politica applicata, poiché penalizza le famiglie con infanti piccoli. In seguito alla denuncia di Alessia, il cinema ha spiegato di aver rivisto la normativa interna a fini di sicurezza, in quanto va registrato l’ingresso di tutti i minori. Tuttavia, la direzione non ha escluso l’eventualità di correggere il tiro, al fine di prevedere una riduzione o l’accesso gratis per chi ha meno di tre anni.
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