Warcraft – L’Inizio: recensione del film di Duncan Jones

Esce nelle sale uno dei film più attesi dell’anno, stiamo parlando di Warcraft – L’inizio pellicola diretta da Duncan Jones (figlio del celebre David Bowie) creato da Blizzard Entertainment e adattamento cinematografico del celebre videogioco del 1994 Warcraft: Orcs & Humans. Draenor, la terrà degli orchi è ormai in rovina e urge cercare un nuovo mondo dove stabilirsi, Gul’dan perfido tiranno dell’orda grazie alla magia del Vil apre un portale verso il pacifico regno di Azeroth. Baluardo dei sette regni è il reame di Roccavento governato da Re Llane Wrynn eretto a protettore del mondo, al suo fianco  Anduin Lothar cavaliere ed eroe di guerra, Medivh Guardiano di Trisfal e il giovane Khadgar, apprendista mago. A scontrarsi con l’Alleanza ci sono Durotan capoclan dei Lupi Bianchi e Ogrim Martelfato e il potente Manonera che aspira a diventare capo dell’orda.  Da fronti opposti Orda e Alleanza affronteranno un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli, del loro futuro e della loro terra.

warcraft - L'inizio

Warcraft – L’Inizio: Un film sorprendete grazie ad una storia lineare e ad effetti visivi da urlo

Warcraft – L’inizio si scopre essere una piacevole sorpresa trascinando per ben 120 minuti lo spettatore all’interno dei suoi mondi fantastici. Un racconto lineare sceneggiato in maniera eccelsa che presenta una nuova saga fantasy che potrebbe conquistare una buona fetta di pubblico. Duncan Jones spinge sull’acceleratore dimostrando di poter dirigere anche film imponenti come questo, una visione differente che vede a confronto il bene contro il male ma mette in scena la disperazione di un popolo che vede il proprio mondo sconvolto e che ha come unica risorsa la disperata ricerca di una nuova casa. Una disperazione che li porta ad essere burattini di una creatura malvagia, una sottile linea di demarcazione che vede gli Orchi non necessariamente come i cattivi. Durotan è l’emblema di questa ambivalenza combattendo per la propria gente ma riluttante nell’uccidere innocenti. Una trasposizione onesta che cerca di trasformare un videogioco in un franchising di successo, a dare il loro contributo ecco arrivare la Blizzard Entertainment (creatrice del game originale) che spinge sugli effetti visivi trasformando le scene in veri e proprio momenti ludici, insomma sequenze da urlo che non fanno altro che aggiungere plus ad un film che convince e diverte. A lasciare a bocca aperta è principalmente l’ottimo lavoro fatto per creare gli orchi, si rimane estasiati dalla maestosità delle creature che risultano perfette in ogni minimo dettaglio risultando quasi reali e in questo caso anche il 3D fa la sua magia.

warcraft - L'inizio

Ma è proprio nel momento in cui potrebbe aspirare al Kolossal che il film pecca inesorabilmente raccontando una storia che ben conosciamo e che ha il sapore del deja-vu. Personaggi, dinamiche e luoghi sono già visti e la trama prende a piene mani dalla filmografia di genere deludendo per l’assenza di veri e propri colpi di scena, anche il finale – inesorabilmente aperto – lascia un po’ l’amaro in bocca ricordandoci come alla fine le esigenze di produzione vincano su tutto.

warcraft - L'inizio

Warcraft – L’inizio, nonostante gli evidenti difetti riesce comunque a generare interesse sia negli appassionati del game che ritroveranno ambientazioni ed easter egg legati al gioco, ma il film potrebbe convincere sopratutto quella fetta di pubblico generalista rimasta orfana di una saga fantasy degna di nota, dopotutto Duncan Jones (co – sceneggiatore insieme a Charles Leavitt) racconta una storia senza bisogno di introduzione in maniera lineare e accessibile a tutti.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Recitazione - 3
Emozione - 3.5

3.3