Bates Motel: recensione della quarta stagione

Siamo giunti alla fine della quarta stagione di Bates Motel, la serie TV targata A&E prequel di Psycho: ci siamo commossi, indignati, abbiamo riso e ci siamo stretti intorno ai due protagonisti, Norma e Norman. Prendiamoci il tempo necessario per far depositare l’emozione e fare un punto della situazione. Una domanda sorge spontanea: “Si può essere così scossi da un finale di stagione in cuor nostro prevedibile?”. Perché è stata questa la particolarità della quarta stagione: l’essere sorpresi da eventi che tutti noi già conoscevamo. Merito di una regia e sceneggiatura capace di essere all’altezza, seppur con qualche sbavatura. Ammettiamolo, non si può non storcere il naso per la velocità con cui i personaggi secondari sono stati “gentilmente congedati” per dar spazio ad un finale unilaterale: Romero? Arrestato. Dylan? Non sa della morte della madre perché ha cambiato numero di cellulare. Ma il grande dilemma: il medico che ha in cura Norman?

Bates Motel

Norma e Norman fantasticano sul loro futuro

Bates Motel: lo struggente addio di Norma nel finale della quarta stagione

La grossolanità con cui sono stati trattati i personaggi secondari, però, viene abbattuta da una fotografia decisamente superiore a quella delle altre stagioni e dalla perfezione della scrittura dei personaggi principali, Norma (Vera Farmiga) e Norman (Freddie Highmore). Soprattutto quest’ultimo ha brillato per la capacità di mettere in scena un personaggio sempre in bilico tra il dolce bambino, l’amante ferito, l’assassino violento e il lucido manipolatore. La recitazione di entrambi gli attori protagonisti ha toccato apici di bravura da lasciare senza fiato. Ed è anche questo uno dei motivi per cui risulta difficile per tutti noi dire addio alla Norma vivente per lasciare spazio a quella che rappresenterà l’alter ego di Norman nella quinta e ultima stagione di Bates Motel. Ma prima di pensare a ciò che vedremo l’anno prossimo, non si può non dedicare qualche parola alla sequenza della morte di Norma, così dolorosa quanto ben scritta: il dialogo con il figlio Norman, la speranza di un nuovo inizio, il dolce sorriso della donna che chiude gli occhi per l’ultima volta accarezzata dal figlio che le canta una dolce ninna nanna…Una sequenza perfetta, seguita dall’inquadratura di Norman che scende in cantina, manomette la caldaia e dà inizio a una lunga sequenza in cui la telecamera ripercorre tutti i condotti d’aria fino alla stanza di Norma, che “dolcemente” cade nel sonno eterno. Inutile l’intervento dello sposo novello Romero, che anzi riuscirà a salvare Norman e piangerà sopra il corpo della donna amata, non riuscendo a riportarla in vita nonostante il massaggio cardiaco di disperazione.

Bates Motel: la bellezza di essere sorpresi da un finale che inevitabilmente ci sia aspettava

Bates Motel

Romero cerca disperatamente di rianimare Norma

Da questa sequenza inizia la parte più macabra della stagione, tra l’incredulità del pubblico, che si aspettava innocentemente di ritrovare una Norma viva e vegeta fino a metà della prossima stagione, la rabbia di Romero, che finalmente riesce ad avere uno scontro anche fisico con Norman e riversare parte dell’immensa rabbia e senso di impotenza al giovane, e lo smarrimento di Norman, che entrando in casa chiama “Mother” e apparecchia anche per lei. Ma tutto è cambiato, Norman deve fare i conti con la lontananza della madre (forse è arrabbiata con lui?). Non resta che riportarla a casa, o meglio portarne a casa il corpo. Ma non basta: Norma non apre gli occhi, e quando il figlio glieli incolla alle palpebre, Norman scopre che i bellissimi occhi blu e furbetti della donna sono diventati vitrei e fissano il vuoto.

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Gli occhi vitrei di Norma

Nella disperazione Norman decide di togliersi la vita, quando una soave melodia lo blocca: è Norma che con il suo dolce sorriso sta suonando e cantando al pianoforte. È Natale, il consueto albero è stato fatto e le luci di festa attorniano casa Bates. In questo clima illusorio di festa e pace si chiude la quarta stagione, cullandoci con la potente visione di Norman quasi capace di cancellare per un momento la lunga attesa che ci attende per la quinta e ultima stagione.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

4.1