Penny Dreadful 3×01: recensione della season premiere

Questa stagione, il mondo cadrà nell’Oscurità. Con questo inquietante slogan contenuto nell’ultimo trailer, Penny Dreadful annuncia una terza stagione dark, sensuale e accattivante. Se nella prima abbiamo conosciuto i personaggi della serie tv del canale Showtime e nella seconda ne abbiamo visto le sfumature, in questo nuovo ciclo di episodi, 9 puntate per l’esattezza, la serie tv entra sempre più nel mondo soprannaturale annunciando la fine del mondo: “L’Oscurità cadrà presto su di noi. L’ho vista. La Bestia si nutrirà. Il Male verrà sulla Terra. E i nostri giorni finiranno.”

La dottoressa Seward e Vanessa Ives in una scena della terza stagione

La dottoressa Seward e Vanessa Ives in una scena della terza stagione

Il primo episodio della terza stagione s’intitola The Day Tennyson Died e ci collega in uno spazio temporale ben preciso: è il 6 ottobre 1892 e l’Inghilterra è in lutto per la morte del poeta inglese Alfred Tennyson. Vanessa (Eva Green) è chiusa nella sua solitudine nella vuota residenza di Sir Murray (Timothy Dalton), dopo la partenza di quest’ultimo in Sud Africa, dove è andato per seppellire l’amico Sembene. Ethan (Josh Hartnett) è ancora agli arresti, prigioniero di Scotland Yard, e diretto in New Mexico. La Creatura John Clare (Rory Kinnear) è invece su una nave per il Polo Nord, mentre il suo creatore, Victor Frankenstein (Harry Treadawa è rimasto a Londra e riceve la visita inaspettata dell’amico perduto Jekyll. Tutti i protagonisti ci appaiono così divisi e ognuno preso con i propri tormenti esistenziali, ma un evento è destinato a riportarli di nuovo insieme: la misteriosa figura che dà la caccia a Vanessa fa la sua prima comparsa (off screen) e non ha per niente buone intenzioni.

Sir Murray ed Ethan

Sir Murray ed Ethan

Penny Dreadful continua ad essere un gran successo per la rete Showtime, tanto da sbarcare oltreoceano: in Italia, gli episodi della terza stagione della serie tv saranno disponibili settimanalmente su Netflix, a un giorno di distanza dalla messa in onda americana. Perché continuare a guardare uno show come Penny Dreadful? Innanzitutto c’è l’ottimo cast, perfetto nelle proprie parti, tra cui spicca senza subbio la bravura di Eva Green, protagonista indiscussa della serie. La sua Vanessa è un’anima in pena, tormentata dal suo dono, ma che ha iniziato ad accettare pian piano. Ad aiutarla in questo percorso c’è la dottoressa Seward, interpretata da Patti Lupone, una non-new entry della serie: l’attrice, infatti, era già apparsa nel ruolo della strega Joan durante la seconda stagione. Lo scontro tra queste due donne, così diverse e così forti, è inevitabile.

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C’è poi l’ambientazione suggestiva della Londra vittoriana di fine diciannovesimo secolo. Dalle prime sequenze di ogni episodio di Penny Dreadful veniamo immersi in un clima freddo, ghiacciato, eppure affascinante, che sembra quasi riportarci all’interno delle storie di vampiri e demoni narrati nei romanzi di Mary Shelley o Bram Stoker. Penny Dreadful continua a raccontare un mondo popolato da mostri della letteratura, dove molto spesso sono le persone stesse ad essere creature della notte, che senza pietà non esitano a uccidersi l’un l’altra. Ed, ironia, il personaggio John Clare è l’unico mostro che cerca invece di comportarsi da essere umano. Ci troviamo, infatti, pur sempre in una serie horror, in cui c’è la giusta dose di terrore, sangue e violenza, ma senza brutalmente esagerare.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4.5
Sonoro - 4
Recitazione - 4.5
Emozione - 4.5

4.3