Captain America: Civil War – recensione

Uniti si vince, Divisi si perde” è questo il martellante claim che da mesi accompagna l’uscita del nuovo cinecomic targato Marvel Studios Captain America: Civil War. Uno dei titoli più attesi dell’anno che affonda a piene mani nel lato drammatico dell’universo Marvel: se fino ad ora abbiamo visto la parte scanzonata degli Avengers ora preparatevi alla Guerra! Dopo la costruzione della Avengers Facility, il nuovo gruppo di Vendicatori è sempre impegnato in missioni per la salvaguardia del mondo, ma proprio in uno di questi incarichi qualcosa va storto e a rimetterci sono persone innocenti. La reazione questa volta è dura, non si possono più ignorare gli eventi di New York e Washington e le vite spezzate. Viene proposto così una sorta di accomodamento: gli Accordi di Sokovia, un trattato che prevede il controllo degli Avengers da parte di un organismo superiore. A schierarsi a favore arriva inaspettatamente Tony Stark che vede i Vendicatori sempre più fuori controllo; dalla parte opposta Steve Rogers che vede il controllo da parte di un’organismo esterno una limitazione alla libertà, mettendo la squadra nelle mani di qualcuno che potrebbe usarla per un tornaconto personale. A complicare le cose un attentato alle Nazioni Unite che vede come sospettato Bucky “Winter Soldier” Burns e quella che sembrava una micro – frattura ora diviene una vera e propria spaccatura: Team Cap vs Team Iron Man e nulla sarà più come prima. Che la Civil War abbia inizio.

Captain America: Civil War – Una pellicola coinvolgente in bilico tra perdono e odio

Captain America: Civil War

Il Team Cap

Captain America: Civil War riporta in pole position il Capitano Rogers a due anni da The Winters Soldier, ma il bello della pellicola di Joe e Anthony Russo è che Civil War è prima di tutto dotato di una coralità che sorprende, non sono solo Rogers contro Stark ma anche Vedova Nera, Scarlet, Visione, Falcon, War Machine, Occhio di Falco, Ant Man, Bucky e le new Entry Pantera Nera e Spiderman uno contro l’altro pronti a combattere; tanta, forse troppa, carne al fuoco che poteva trasformare la pellicola in qualcosa di pesante e confusionario, se non fosse stato per l’ottima direzione dei fratelli Russo, che è riuscita nel miracolo di far decollare la Civil War e tenerla in alto per tutti i 150 minuti senza mai far cadere l’attenzione o annoiare. A farla da padrone oltre all’action ecco una maggiore caratterizzazione dei personaggi, vediamo Tony Stark sempre più complessato, Steve incapace di adattarsi al tempo in cui si trova, le prime scintille fra Wanda e Visione ma soprattutto si nota come Scarlet diventi sempre più potente a discapito del suo equilibrio mentale (ad un occhio attento i cedimenti sono evidenti). A preoccupare i fan erano l’ingresso nel Marvel Cinematic Universe di Spiderman ,magistralmente interpretato da Tom Holland, e superbamente plasmato da Russo, ottima prova anche per Chadwick Boseman nel ruolo di Pantera Nera strutturalmente ben delineato ed equilibrato, che rivedremo presto in un film dedicato a lui. Una storia quella della Civil War che piace e convince incollando lo spettatore alla poltrona  e costringedolo ad esplorare il lato dark e cupo degli Avengers, una sceneggiatura in bilico tra odio e perdono che rovescerà l’universo Marvel che conosciamo.

Captain America: Civil War – la guerra ha inizio, scegli da che parte stare!

Captain America: Civil War

Team IronMan

Captain America: Civil War è indubbiamente una pellicola coinvolgente, che a differenza delle precedenti riesce ad amalgamare in maniera sapiente action e una buona dose di dramma andando ad analizzare le profonde sfumature psicologiche che i fan Marvel conoscono fin troppo bene, una pellicola in bilico sul filo sottile del perdono, parola abusata ma difficile. Una guerra senza vincitori ne vinti, dove ognuno ha perso qualcosa e non basta il nome comune di una persona cara a ricreare alleanze: quando si rompe qualcosa si possono anche rimettere insieme i cocci, ma la ferita profonda è lì per sempre. Preparatevi, la Civil War ha inizio.

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

4.2