Lo Stato contro Fritz Bauer trionfa ai Lola Award, alias gli Oscar tedeschi

Lo Stato contro Fritz Bauer trionfa ai Lola Award, ossia gli Oscar tedeschi, dove ha ricevuto il maggior numero di candidature, 9 con l’esattezza. Presentato in anteprima mondiale al Festival di Locarno del 2015, dove ha vinto il premio del pubblico UBS, è stato premiato adesso dall’Accademia germanica per il Cinema, che attribuirà formalmente il premio il 27 maggio. Lo Stato contro Fritz Bauer, diretto da Lars Kraume, nato in Italia in provincia di Torino e cresciuto in Germania, e interpretato dallo straordinario Burghart Klaussner (Good Bye Lenin!, Requiem, The Reader, Il nastro bianco, Goethe!), anche lui candidato come miglior attore protagonista, è stato accolto con successo anche al Festival di Toronto e sarà nelle sale a partire dal 28 aprile, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

La storia è ambientata nel dopoguerra tedesco, nel 1957, quando il Procuratore Generale Fritz Bauer inizia la sua caccia al responsabile SS della deportazione di massa di milioni di ebrei, Adolf Eichmann. È braccato e ostacolato su tutti i fronti da un paese che non vuole affrontare i crimini del passato, dai politici e dai superiori ancora fortemente legati al nazionalsocialismo e da colleghi che gli fanno la guerra in tutti i modi. Nonostante ciò, però, il vecchio Bauer persiste con fermezza. Il suo obiettivo è trovare Eichmann e farlo giudicare in patria, da un tribunale tedesco, davanti al suo paese, per incriminarlo come figura centrale della “soluzione finale” contro gli ebrei. Un obiettivo ambizioso per un uomo introverso, ma determinato, disinvolto e con un senso dell’umorismo sottile. CONTINUA  A LEGGERE

Lo Stato contro Fritz Bauer trionfa ai Lola Award, alias gli Oscar tedeschi

La Germania riscopre i suoi eroi e la sua storia. Dopo Il Labirinto del silenzio, un altro film diretto da un giovane regista di origini italiane cresciuto in Germania, strappa la cortina di reticenza e omertà calata sui nazisti che si macchiarono di atroci crimini di guerra. È lo Stato stesso a nascondere il suo terribile passato. Ma il procuratore Fritz Bauer non può accettare che uomini come Eichmann si godano la vita liberi e tranquilli. Per scovarlo attiva ogni possibile mezzo e fa di tutto. Perfino rivolgersi al Mossad israeliano. Alto tradimento o gesto estremo per scuotere le coscienze e ottenere giustizia? Un personaggio mal digerito, contestato, accusato, dimenticato e finalmente riscoperto come un eroe. Conducendo  la sua ostinata battaglia contro l’oblio, Fritz Bauer ha lasciato il segno nella giovane Repubblica Federale Tedesca. Ha portato i crimini commessi dai Nazisti nei salotti dei tedeschi, ha riabilitato gli uomini della resistenza che hanno lottato contro il regime ingiusto, ha braccato Adolf Eichmann e dato il via all’enorme processo di Auschwitz a Francoforte, uno dei procedimenti penali più importanti nella storia del dopoguerra. Un tempo lui stesso era sfuggito per un soffio agli scagnozzi di Hitler e ora è lui a dare la caccia a loro. Non gli interessa minimamente la vendetta, quello che gli sta a cuore è la giustizia.