Il Trono di Spade: le 5 canzoni più famose della serie TV

La musica non è sicuramente uno degli aspetti che più ci fanno appassionare a Il Trono di Spade – passa un po’ in secondo piano rispetto a molte altre cose – ma resta comunque un elemento intrigante, che spesso va a interagire con la storia. Chi non si è mai ritrovato, poi, a canticchiare il main title all’inizio di ogni episodio o, se particolarmente ispirato, a fischiettare come Tyrion “Le piogge di Castamere”?
Ho spesso pensato di fare un approfondimento sulla colonna sonora de Il Trono di Spade, magari parlando delle sonorità e dei temi delle diverse casate – spero di farlo, e intanto ho raccolto le canzoni che appaiono nella serie televisiva. Sarebbe interessante confrontare anche tutte le versioni, che proliferano sempre di più, realizzate da diversi artisti e band: spesso, infatti, viene composta la musica per le canzoni presenti nei libri (ma per questo, dovete darmi il tempo di leggerli), oppure nascono anche progetti divertenti come il musical dei Coldplay che tutti conoscete, o delle vere e proprie parodie (ne ho trovata, a caso, una di “Diamonds” di Rihanna), senza parlare dei diversi contesti in cui viene suonata la sigla de Il Trono di Spade (le guardie reali della regina Elisabetta la eseguirono nel 2014).
Anche per la musica, quindi, Il Trono di Spade offre tantissimi campi di approfondimento. Per ora, iniziamo così:

Le canzoni più famose che sentiamo nella serie TV Il Trono di Spade: video, spiegazione e testo

“It’s Always Summer Under the Sea”

Tralasciando i frammenti di canzoni presenti nella prima stagione e cantati dal menestrello/trovatore Marillion (che finisce per perdere la lingua), partiamo con “It’s Always Summer Under the Sea” perché è l’unica (così sembrerebbe) non presente nei libri di George R. R. Martin. Shireen Baratheon – che probabilmente ha inventato parole e melodia – la canta nel quinto episodio della terza stagione, e la canzone viene ripetuta nei titoli di coda.

It’s always summer, under the sea
I know, I know, oh, oh, oh
The birds have scales, and the fish take wing
I know, I know, oh, oh, oh
The rain is dry, and the snow falls up
I know, I know, oh, oh, oh
The stones crack open, the water burns

The shadows come to dance, my lord
The shadows come to play
The shadows come to dance, my lord
The shadows come to stay

Ex aequo “Gentle Mother, Font of Mercy” e “The Song of the Seven”

Ho raggruppato due inni che nella serie vengono accennati piuttosto brevemente, il primo da Sansa durante la Battaglia delle Acque Nere (non possiamo incorporare il video, che trovate qui):

Gentle Mother, font of mercy,
Save our sons from war, we pray.
Stay the swords and stay the arrows,
Let them know a better day.
Gentle Mother, strength of women,
Help our daughters through this fray.
Soothe the wrath and tame the fury,

Teach us all a kinder way.
Gentle Mother, font of mercy,
Save our sons from war, we pray.
Stay the swords and stay the arrows,
Let them know a better day.

Il secondo inno, invece, viene cantata da Sam a Gillie e al bambino, durante la terza stagione (il video è qui).

The Father‘s face is stern and strong,
he sits and judges right from wrong.
He weighs our lives, the short and long,
and loves the little children.
The
Mother gives the gift of life,
and watches over every wife.
Her gentle smile ends all strife,
and she loves her little children.
The
Warrior stands before the foe,
protecting us where e’er we go.
With sword and shield and spear and bow,
he guards the little children.
The
Crone is very wise and old,
and sees our fates as they unfold.
She lifts her lamp of shining gold
to lead the little children.
The Smith, he labors day and night,
to put the world of men to right.
With hammer, plow, and fire bright,
he builds for little children.
The
Maiden dances through the sky,
she lives in every lover’s sigh.
Her smiles teach the birds to fly,
and gives dreams to little children.
The
Seven Gods who made us all,
are listening if we should call.
So close your eyes, you shall not fall,
they see you, little children.
Just close your eyes, you shall not fall,
they see you, little children.

“The Dornishman’s Wife”

 

Bronn è tra i personaggi che cantano più spesso ne Il Trono di Spade: questa è la canzone che canta mentre è con Jamie Lannister a Dorne, nella quinta stagione.

The Dornishman’s wife was as fair as the sun,
and her kisses were warmer than spring.
But the Dornishman’s blade was made of black steel,
and its kiss was a terrible thing.
The Dornishman’s wife would sing as she bathed,
in a voice that was sweet as a peach
But the Dornishman’s blade had a song of its own,
and a bite sharp and cold as a leech.
As he lay on the ground with the darkness around,

and the taste of his blood on his tongue,
His brothers knelt by him and prayed him a prayer,
and he smiled and he laughed and he sung,
“Brothers, oh brothers, my days here are done,
the Dornishman’s taken my life,
But what does it matter, for all men must die,
and I’ve tasted the Dornishman’s wife!”

“The Bear and the Maiden Fair”

Questa è una delle canzoni più popolari tra tutte le classi sociali e, infatti, viene suonata e/o cantata spesso nel corso della serie tv. Appare generalmente in chiave folk, cantata in gruppo o suonata durante i banchetti di nozze. La band The Hold Steady ne ha realizzato una versione punk-rock, contenuta nella soundtrack ufficiale, che accompagna i titoli di coda del terzo episodio della sesta stagione.

From there, to here. From here! To there!
All black and brown and covered in hair!
He smelled that girl on the summer air!
The bear! The bear!
The maiden fair!
Oh, I’m a maid, and I’m pure and fair!
I’ll never dance with a hairy bear!
I called a knight, but you’re a bear!
All black and brown and covered in hair!
He lifted her high in the air!
He sniffed and roared and he smelled her there!
She kicked and wailed, the maid so fair!
He licked the honey all up in her hair!
From there to here. From here! To there!
All black and brown and covered in hair!
He smelled that girl on the summer air!
The bear! The bear!
The maiden fair!
And the bear, the bear!

The maiden fair!
And the bear, the bear!
She sighed and she squealed and she kicked the air!
Then she sang: My bear! My bear so fair!
And off they went into the summer air!
The bear, the bear,
And the maiden fair!
From there to here. From here! To there!
All black and brown and covered in hair!
He smelled that girl on the summer air!
The bear! The bear!
The maiden fair!
And the bear, the bear!
The maiden fair!
And the bear, the bear!
The maiden fair!
And the bear, the bear!

“The Rains of Castamere”

Eccoci qui. Ormai, “Le piogge di Castamere” è diventata parte integrante dell’immaginario quotidiano dei fan de Il Trono di Spade. È la canzone non solo più conosciuta a Westeros, ma più ripetuta nel corso della serie: Tyrion la fischietta spesso; la si canta nelle taverne e nei bordelli, a corte e nei boschi. Nonostante il testo racconti della distruzione di Casa Reyne da parte di Tywin Lannister, finisce per essere suonata anche durante i banchetti di nozze, proprio per far presagire orrende conseguenze: Lady Catelyn si accorge della melodia proprio pochi istanti prima della strage delle nozze rosse (dove fa un cameo il batterista dei Coldplay, Will Champion), e la stessa canzone viene suonata anche durante il matrimonio di Maergery e Joffrey (che lancia qualche moneta ai musicisti per farli andare via). Il compositore della colonna sonora della serie, Ramin Djawadi, ha composto la musica, poi utilizzata per l’interpretazione della band The National nei titoli di coda del nono episodio della seconda stagione, dopo la Battaglia delle Acque Nere; ha l’aspetto di una ballata dal sapore medievaleggiante, con regolari versi alessandrini e uno scarno accompagnamento di accordi (scusate se mi esalto, ma ne abbiamo parlato in un corso in Università). Una seconda versione è stata realizzata dalla band islandese Sigur Rós, con un tocco più ambient, ma che riprende lo stesso un sapore medievale nell’uso delle voci; sentiamo questa versione durante il banchetto di nozze di Joffrey e Maergery, dove viene suonato proprio dai membri dei Sigur Rós.

And who are you, the proud lord said,
that I must bow so low?
Only a cat of a different coat,
that’s all the truth I know.
In a coat of gold or a coat of red,
a lion still has claws,
And mine are long and sharp, my lord,
as long and sharp as yours.

And so he spoke, and so he spoke,
that Lord of Castamere,
But now the rains weep o’er his hall,
with no one there to hear.
Yes now the rains weep o’er his hall,
and not a soul to hear.