Final Fantasy XV: Hajime Tabata vuole le stesse emozioni del VII

Sono passati esattamente dieci anni da quando, all’E3 del 2006, Final Fantasy Versus XIII venne svelato al pubblico. Da allora molte cose sono mutate: il titolo Square Enix è passato dalla vecchia alla nuova generazione e ha cambiato nome in Final Fantasy XV. Il progetto è guidato dal regista Hajime Tabata, che recentemente ha dichiarato di augurarsi che il finale del gioco lasci il pubblico in lacrime, in quanto i giocatori che investono tante ore in un videogame meritano una finale estremamente emotivo.

“Voglio creare un finale molto emozionante per Final Fantasy XV e voglio far piangere il maggior numero di persone possibile”, ha detto il game designer giapponese. “Se passo così tante ore su un’opera, quando poi mi appresto a terminarla ed essa si conclude su una nota acida ci rimango molto male. Invece credo che i videogame dovrebbero smuovere qualcosa dentro a chi ne fruisce, per questo voglio dare a Final Fantasy XV un finale strappalacrime.”

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Final Fantasy XV: alla ricerca dello stesso successo del VII

Un altro obiettivo che Tabata vuole raggiungere con Final Fantasy XV è quello di replicare l’impatto artistico e commerciale che, nel 1997, ebbe sul mercato videoludico il venerato Final Fantasy VII, opera che ha cambiato radicalmente l’approccio alla drammaturgia interattiva.

“Ci sono alcuni membri del team che hanno lavorato a Final Fantasy VII”, ha spiegato. “Stanno accettando la sfida di cercare di superare quel titolo, ancora una volta, obiettivo che li stimola parecchio sul livello creativo. Final Fantasy VII stabilisce un target molto alto per noi, ma serve come traguardo utopico. Ha portato a un nuovo pubblico lo storytelling videoludico, ha fatto registrare record di vendite, deve essere necessariamente il nostro modello.”

Final Fantasy XV è stato in sviluppo da molti anni ormai e l’hype che circonda il progetto è incandescente. L’opera di Hajime Tabata sarà distribuita quest’anno, ma Square Enix annuncerà la data di uscita esatta a fine mese, precisamente il 30 marzo, attraverso un evento speciale appositamente organizzato.