Come Saltano I Pesci: recensione

Siamo sicuri di sapere chi siamo veramente? E se tutto quello che credevamo una certezza non lo fosse? Cosa succede quando anche i pilastri fondamentali della nostra vita cadono? O peggio ancora ci deludono? Questa è la condizione di precarietà emotiva e identitaria in cui si trova Matteo, protagonista di Come Saltano I Pesci.
Il film, dalla regia di Alessandro Valori, porta sul grande schermo la storia di una famiglia moderna, complicata, fatta di perfezione e illusioni che, solo in apparenza, sono la realtà.

come saltano i pesciCome Saltano I Pesci è una commedia, con risvolti drammatici, comici, riflessivi. È un film con una metafora molto intelligente già nel titolo, anche se sembra poco invitante: ognuno sceglie che strada prendere, se seguire la corrente, andare contro senso o se saltare, proprio come i pesci. Ed è così che fanno i protagonisti del film. Matteo è il classico bravo ragazzo, con una famiglia amorevole, un sogno nel cassetto e l’affetto degli amici e parenti. Lui segue le onde, fa ciò che si deve fare, fino a quando non scopre un terribile segreto, nascostogli da sempre. Proprio in questo momento Matteo deciderà di saltare fuori dall’acqua per scoprire sé stesso, per scoprire la verità. E in questo balzo, incontrerà Luca e Angela, due disadattati, due pesci controcorrente, due persone che non potrebbero essere più diverse da lui, ma in cui riporrà fiducia e presso le quali troverà l’amore.
Altro pesce che vive controcorrente, sulla cattiva strada, con abitudini pericolose è Sandro, il padre di Luca; ma anche chi all’apparenza sembrerebbe essere un pesce che segue la corrente, corretto e giusto nasconde dei silenzi, dei segreti di quando fu controcorrente.

Come Saltano I Pesci: una commedia con risvolti drammatici, comici, riflessivi

Insomma, Alessandro Valori dirige un film importante, con un cast eccezionale composto da Brenno Placido, figlio d’arte, ma meritatamente famoso, Giorgio Colangeli, che ci offre una perfomance solida, esperta, acquisita dalle sue collaborazioni con geni quali Scola (La Cena, Gente di Roma), Marco Tullio Giordana (Romanzo di una Strage), Sorrentino (Il Divo) e Luchetti (La Nostra Vita), Biagio Izzo, che non è solo capace di fare le commedie di Natale, ma interpreta molto bene anche un uomo moderno, indebitato, dipendente dal gioco d’azzardo. Ma il personaggio più apprezzato del film è il protagonista, Simone Riccioni, giovane attore, che esordisce al cinema in Universitari di Moccia, e che qui prende più confidenza con sé stesso e con la macchina da presa, per impersonare un personaggio solare, generoso e affabile. Riccioni è genuino, fresco, solare, un giovane attore da tenere d’occhio.

Le donne del film, Maria Amelia Monti, Marianna Di Martino e Maria Paola Rosini (per la prima volta sullo schermo), danno un contributo fondamentale alla storia e un tono colorato, gioioso e simpatico al cast.

La sceneggiatura è a tratti moralista, ma ben organizzata, divertente e coinvolgente, mentre la fotografia si concentra molto sull’esaltazione dei personaggi più che sui paesaggi. Il sonoro a volte aumenta la drammaticità delle scene, creando la sopraffazione del pubblico.
La regia di Valori è tutelata dal talento degli attori protagonisti, in quanto le inquadrature spesso sono scollegate e senza una continuità di campo. In ogni caso, la grande concentrazione sulla storia, sulle biografie dei personaggi e sulla sceneggiatura compensano alcune mancanze tecniche.

Come saltano i pesci arriva al cinema il 29 marzo distribuito da Multivideo, in associazione con Linfa.

Giudizio Cinematographe

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Recitazione - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.5

2.7

Voto Finale