Da Il Gladiatore a Lei: amore e viaggio tra le epoche cinematografiche

C’è chi si volta a guardare indietro e chi invece alza lo sguardo per guardare avanti. C’è chi rimane legato con nostalgia al passato o ne fa tesoro per arricchirsi e chi invece è impostato su una visione futura della vita. Il passato e il futuro sono sempre messi a confronto, anche se rimanere intrappolati in una dimensione temporale piuttosto che in un’altra impedisce di vivere realmente il presente.
Film ambientati nel passato, storici, in costume o che narrano di gesta epiche convivono da sempre accanto a quei film ambientati nel futuro, apocalittico o super tecnologico, che ci trasportano in dimensioni totalmente diverse da quelle che viviamo tutti i giorni o in quelle che realmente potremo vivere tra qualche anno.
Preferire un tipo di scenario storico al cinema piuttosto che uno scenario futuristico, dipende ovviamente dai gusti di ognuno di noi.

Ambientazioni passate e future al cinema, da Il Gladiatore a Lei: come sono cambiati l’amore e il viaggio

Il film del 2013 Lei, vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, tratta l’antico tema dell’amore, in un futuro non tanto lontano dai giorni nostri, in cui i sistemi operativi dei computer sono dotati di un intelligenza artificiale molto vicina a quella umana. Il protagonista, Theodore, inizia a provare dei sentimenti molto forti per Samantha, la voce del sistema operativo con il quale lavora. Da sottolineare che il protagonista lavora in una società che si occupa, tramite internet, di scrivere lettere personali commissionate da altri. Difficile dire se un giorno saremo davvero in grado di provare qualcosa per delle macchine o per una voce artificiale! Il film ci trasporta in uno scenario estraniante, soprattutto se pensiamo a come poteva essere vissuto l’amore e lo scambio epistolare nel passato. Torna alla mente Shakespeare in love, un film dove l’amore travolgente tra il giovane scrittore e lady Viola viene vissuto e consumato fino alla fine. Fino a quando i due protagonisti sono costretti a separarsi per prendere due strade diverse. Lo scrittore protagonista non si limita a scrivere due semplici righe per la  propria amata, ma le dedica un’intera opera, La dodicesima notte.

viaggio

Si tratta sempre d’amore, ma vissuto in due epoche diverse. Il fatto che Lei parli di un amore che non viene vissuto fisicamente non significa che il sentimento sia meno intenso o emozionante.
Le macchine e le nuove tecnologie ispirano i film ambientati nel futuro, soprattutto quando vengono viste come minacce per la società in cui viviamo. In Io, Robot, film del 2004 ispirato all’antologia omonima dello scrittore Isaac Asimov, le macchine si ribellano all’uomo e il protagonista Will Smith, nel ruolo del detective Del Spooner, si trova a doverle contrastare per evitare una vera e propria catastrofe a discapito della razza umana.
Se nel futuro sono questi i nemici dell’uomo, quali erano nel passato? Sicuramente l’opposto della tecnologia è il primitivo, l’animale. A tal proposito, viene in mente un recente esempio di una spietata lotta tra uomo e animale: quella di Leonardo DiCaprio, nei panni di Hugh Glass, contro un orso. Lo scenario in cui è ambientato Revenant – Redivivo è il Nord Dakota del 1823. Nell’ennesima grande interpretazione dell’attore, candidato all’Oscar, si assiste ad una estenuante battaglia del protagonista contro una femmina di orso Grizzly molto aggressiva.
Cambiano in nemici, ma non cambiano le battaglie dell’uomo contro qualcosa che non conosce bene fino in fondo e che pertanto lo spaventa.
Un altro tema ricorrente nonostante le epoche differenti è il viaggio. In 2001: Odissea nello spaziocapolavoro di Stanley Kubrick, viene ripreso il rapporto tra civiltà e tecnologia. Anche in questo caso si presenta una minaccia per l’intera umanità che viene sventata attraverso un viaggio nello spazio e tra i pianeti.

Nelle epoche passate, il viaggio veniva interpretato come conquista, crescita e raggiungimento di obiettivi personali. In questo senso si ricorda Mongol, film del 2008 che narra le gesta di Genghis Khan, spietato condottiero della Mongolia. Qui, il personaggio viene seguito sin dalla sua nascita e in tutte le tappe della sua vita di stenti e umiliazioni. La costruzione del suo sconfinato impero, a partire dal 1200, sarà il trampolino del suo viaggio di conquista.
Nei film ambientati nel passato, come Mongol, la battaglia e la guerriglia riscuotono molto successo, soprattutto se sostenute da una buona sceneggiatura e da un’ottima regia che rende i passaggi violenti, spettacolari e coinvolgenti.
Un successo è stato 300, film del 2007 che riprende una graphic novel del 1998 e che narra le gesta del Re Leonida, guida degli spartani, e della sua battaglia contro i persiani. I 300 uomini della guardia personale di Leonida si scontreranno contro l’enorme esercito persiano, in una guerriglia violenta e spettacolare che dà allo spettatore la sensazione di trovarsi all’interno di un videogioco.
Anche nel futuro abbiamo assistito ad una cruda battaglia senza esclusione di colpi, che come in 300, vede un eroe, solo, contro delle forze maggiori. In Blade Runner, il poliziotto Rick Deckard viene richiamato in servizio per uccidere 4 replicanti fuggiti dalle colonie extramondo e infiltrati a Los Angeles.
In questo film cult del 1982 diretto da Ridley Scott non si può dimenticare il monologo del replicante Roy Batty prima di morire:

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginare:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire!

Sempre Ridley Scott, anni dopo, si è concentrato su un film ambientato in epoca romana. Difficile dimenticare Il Gladiatore, film del 2000 ambientato nel 280 d.C., nel quale il protagonista, Massimo Decimo Maridio dirà la frase diventata ormai celebre in qualsiasi ambito, sportivo, lavorativo o sociale:

Al mio segnale, scatenate l’inferno

E dopo questo viaggio epocale e di confronto tra film ambientati passato e nel futuro, vi lasciamo con questo interrogativo: in quale dimensione, secondo voi, converrebbe piantare le radici per sempre?