La metamorfosi del male: recensione

La metamorfosi del male è l’horror “natalizio” distribuito da Moviemax e diretto da William Brent Bell. Il film è l’ennessimo tentativo di ridar vita ad un genere come l’horror ormai in perenne crisi di ossigeno, cercando di far riviere al cinema il terrore della mutazione di un corpo umano, apparentemente. La tradizione alla quale il film si aggrappa è delle più lusinghiera, basti pensare a tutto quel filone filmico della metà degli anni ’80 dove il principio mutativo della carne umana era alla base di ogni racconto (vedasi La mosca e Videodrome di David Cronemberg). A differenza della tradizione classica di genere, il film si perde in una violenza a eccessiva ed ingiustificata che potrebbe per assurdo essere la debolezza e la forza nello stesso tempo. All luce di queste considerazioni la pellicola è piacevolmente violenta, avvalorata da un montaggio niente male e da una regia basata sull’amatoriale e sull’utlizzo smodato di una Go Pro.

La metamorfosi del male

Una scena del film

La storia narra della famiglia Porter, che decide di andare in vacanza nella Francia rurale e viene brutalmente uccisa. Dopo le ipotesi degli inquirenti su un possibile attacco animale, viene accusato della strage della famiglia Talan Gwynek, un uomo dall’aspetto alquanto rozzo che vive proprio nei pressi della scena del delitto. L’avvocato Kate Moore, giovane ragazza americana che vive in Francia insieme alla sua équipe, viene chiamata a difenderlo e, convinta della sua innocenza, decide di adottare uno stratagemma scientifico per dimostrare l’incapacità fisiologica dell’uomo di procurare danni fisici ad altre persone. Attraverso la testimonianza della madre di Talan, infatti, Kate scopre che l’uomo soffre di una strana malattia genetica ereditaria, uno sviluppo incontrollato di peluria e simil-letargia che lo ha reso sin da piccolo lo zimbello del vicinato. Scavando nell’enigmatica storia familiare di Talan, Kate e la sua squadra riportano alla luce una sconcertante leggenda. Da questo scaturirà un bagno di sangue e Kate dovrà fare tutto quanto in suo potere per sopravvivere ed evitare che il caos, il terrore e la morte si diffondano nella zona.
La metamorfosi del male

L’assassino appena catturato

La metamorfosi del male è un film che sicuramente non innova nulla, ma nella sua accentuata stereotipizzazione riesce a divertire ed interessare, poteva essere meglio ma non lo è stato. Sufficiente.

Giudizio Horror House

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2.2
Sonoro - 1.7
Emozione - 1.2

1.8

Voto Finale