Oscar 2016: per Charlotte Rampling è ‘razzismo contro i bianchi’

Non c’è fine alle discussioni nate dalla provocazione lanciata da Spike Lee e spinta con l’hashtag #OscarsSoWhite. L’attrice Charlotte Rampling, nominata per la prima volta agli Oscar, ha detto che la conversazione riguardo la mancanza di diversità agli Academy Awards di quest’anno è “razzismo contro i bianchi”. Parlando alla radio francese Europe 1, questo venerdi mattina, l’attrice sessantanovenne ha aggiunto: “Non potremo mai sapere se questo è davvero il caso, ma magari gli attori neri non si meritavano di arrivare nella lista finale”.

Charlotte Rampling: “Non occorre classificare le persone per gli Oscar”

Dopo averle chiesto se l’Academy dovrebbe introdurre delle quote, l’attrice di 45 anni ha risposto: “Perché classificare le persone? Viviamo in un tempo dove tutti sono più o meno accettati”. Charlotte Rampling ha aggiunto che c’è sempre qualcuno che ti dirà di essere ‘troppo’ qualcosa (“Lui è troppo nero”, “Lui è troppo bianco”), quindi perché l’Academy dovrebbe classificare le persone solo per avere “un sacco di minoranze dappertutto”? Quando l’intervistatore ha spiegato che le persone delle comunità nere si sentono una minoranza nell’industria cinematografica, la Rampling ha chiuso la conversazione, offredo un “no comment”.

Il regista Spike Lee ha prepotentemente difeso la mancanza di diversità nelle categorie di attori presenti nella cerimonia di quest’anno: “Non possiamo sostenere questa cosa, io non voglio mancare di rispetto ai miei amici, il presentatore Chris Rock e il produttore Reggie Hudlin, il presidente Cheryl Boone Isaacs e l’Academy. Ma, com’è possibile che per il secondo anno consecutivo tutti gli attori che si contendono la statuetta sono bianchi? E non andiamo nemmeno a vedere le altre categorie. Quaranta attori bianchi in due anni, noi non sappiamo recitare?!”.

Mentre Lee non prenderà parte alla cerimonia di quest’anno, ha insistito negli ultimi giorni che non sta cercando di boicottare gli Oscar: “Non ho mai usato la parola ‘boicottare’. Io non ci andrò. Gli altri possono fare quello che vogliono”.

Fonte: Entertainment Weekly