Bates Motel: recensione

Chi era Norman Bates prima di diventare Psycho? C’era una volta un ragazzo di provincia che gestiva un hotel insieme alla sua onnipresente – e pressante –  madre, finché proprio quel giovane decise di farla finita, uccidendo la persona che l’aveva messo al mondo. Guai a dire a Norman Bates cosa deve e non deve fare. Psycho di Alfred Hitchcock è un capolavoro del cinema, citato, revisionato e fatto in diverse misure, sia in televisione che al cinema. Ha anche avuto sequel e prequel mediocri, prima di arrivare alla serie tv Bates Motel datata 2013. Tuttavia, lo show creato per il canale via cavo A&E Network non intende essere un omaggio allo Psycho scritto da Robert Bloch nel 1959, ma solo ispirato: difatti, gli eventi sono ambientati in chiave moderna, seppure i principali personaggi restano sempre loro: mamma Norma e figlio Norman.

La serie tv intende essere una specie di prequel, mostrando innanzitutto il rapporto a tratti intimo e bizzarro tra Norma e Norman, gli eventi che portarono quest’ultimo a diventa lo psycho killer che tutti conosciamo. Tutto inizia quando Norma Bates (Vera Farmiga) si trasferisce con il figlio adolescente Norman (Freddie Highmore) in una piccola città chiamata White Pine Bay nella speranza di sfuggire da un passato violento e dalla misteriosa morta del marito di lei. L’occasione della rinascita avviene quando i due trovano un vecchio motel abbandonato e decidono di riaprirlo al pubblico, ma l’impresa si rivelerà tutt’altro che facile: il vecchio proprietario acconsentirà a iniziare l’attività solo alle sue condizioni, e ben presto lo spettatore viene gettato nella rete dei loschi affari che coinvolge la piccola città. Norman intanto cresce e si rapporto con i suoi coetanei, o almeno ci prova. Assapora i primi tumulti adolescenziali tra Emma Decody (Olivia Cooke) che ha una cotta per lui ed è costretta a vivere con un polmone artificiale, e la bella e fragile Bradley (Nicola Peltz) per la quale Norman perde la testa, ma viene tentato dalla sua insegnante, Miss Watson – che lui finirà per uccidere durante uno dei suoi primi sporadici raptus.

Una scena della prima stagione di Bates Motel.

Una scena della prima stagione di Bates Motel.

Il mondo degli adulti è un’altra realtà ben più complessa: Norma si circonda di uomini che non sempre la rendono felice, e forse solo lo sceriffo Alex Romero (Nestor Carbonell) sembra avere un debole per lei, tanto che, seppur dubitando che lei abbia ucciso il vecchio proprietario del motel, in qualche modo la scarcera. Quando Norma cerca aiuto per capire cosa passa nella mente di suo figlio, sospettato di aver ucciso Miss Watson, è a lui che si rivolge. La famiglia Bates è altrettanto complicata. Norman ha un fratello maggiore Dylan (Max Thierot), nato in realtà da un incesto tra Norma e suo fratello Caleb (Kenny Johnson).

Bates Motel non è propriamente un crime ma si inserisce nella categoria del thriller-dramma psicologico. Entrare nella mente di un futuro serial killer è sempre affascinante: vedete Hannibal Lecter ad esempio. Persone come loro hanno la capacità di far immedesimare lo spettatore che non sente il dovere di odiare né di amare il personaggio, ma bensì comprenderlo in tutta la sua natura inumana. Norman Bates è incosciente e ingenuo ma sotto mentite spoglie; difatti, nel buio della notte, si trasforma in un’altra persona in grado di uccidere le sue prede. Norma ne è consapevole, e Vera Farmiga incarna alla perfezione quella madre ossessionata dal figlio e iperprotettiva, mentre Freddie Highmore ha proprio quell’aspetto angelico ma in grado di ferire con quello sguardo psicopatico.

Il cast di Bates Motel nella terza stagione.

Il cast di Bates Motel nella terza stagione.

Arrivato alla sua terza stagione, Bates Motel è un buon prodotto che non fa altro che migliorare: ci immergiamo, di puntata in puntata, nella mente di Norman e ne scopriamo tutte le caratteristiche che lo faranno diventare il protagonista descritto da Bloch e messo in scena da Hitchcock. Tuttavia, tutte le belle cose devono finire e gli autori hanno annunciato che la serie probabilmente terminerà con la quinta stagione. Ergo, il bello deve ancora venire.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.4
Fotografia - 3.3
Recitazione - 3.7
Sonoro - 3.7
Emozione - 3.7

3.6