Wynonna Earp: recensione della serie tv Netflix fantawestern horror

Wynonna Earp è una serie TV di produzione canadese trasmessa negli Stati Uniti sul canale Syfy dall’1 aprile del 2016.  La serie TV è tratta da un fumetto contemporaneo e con la sceneggiatura di Emily Andras (Lost girl) rimane piuttosto fedele al prodotto originale.

Wynonna Earp, che dal mese di marzo è disponibile in tutta la sua prima stagione sulla piattaforma italiana Netflix, è passata piuttosto inosservata nella sauna estiva, con poco successo di critica, ma nonostante questo è comunque stata rinnovata per una seconda stagione che andrà in onda dall’estate 2017.

Wynonna Earp: una trama lineare per una serie godibile e poco impegnativa

La serie TV non è certo un capolavoro, nè si presenta con grandi novità nel panorama seriale, però è stata decisamente sottovalutata perché si tratta di un prodotto godibile e piuttosto leggero, che si inserisce bene nel contesto delle pause estive delle serie TV principali.

La trama è piuttosto lineare, Wynonna Earp è la predestinata della dinastia Earp a ereditare la maledizione di famiglia, che condanna a dover affrontare gli spiriti demoniaci degli uomini uccisi dalla pistola del suo antenato Wyatt. Quando, compiuti 27 anni torna nella città natale Purgatory, i demoni sono ormai usciti dalla bocca dell’inferno in cui erano stati spediti dagli altri Earp e Wynonna, ribelle e scanzonata, non può più ritrarsi da questo compito. Ad aiutarla in questa missione ci sono anche l’agente federale Dolls, che fa parte di una squadra speciale mandata in città proprio per occuparsi di questi fenomeni soprannaturali, la sorella minore Waverly Earp e il fascinoso Doc Holliday.

Wynonna Earp: cast e personaggi della serie tv Netflix

La serie si presenta come un western soprannaturale dal sapore horror/splatter ed è proprio questo sapore che rende questo prodotto molto più interessante e originale di quanto possa sembrare all’inizio.
Wynonna (Melanie Scrofanoè una di quelle protagoniste che si fanno amare a lungo termine, perché è scontrosa, ribelle alle regole e piuttosto sarcastica. Il suo atteggiamento non stanca, non è retorico o paternalista. Si accolla questa missione sulle spalle anche con la possibilità di redimersi nei confronti di una cittadina in cui ne ha combinate di tutte i colori prima di scappare per girare tra gli Stati americani. Una cittadina in cui gli abitanti erano più abituati a vederla nell’ufficio dello sceriffo per i crimini commessi, piuttosto che come agente di polizia, che è ciò che succede nella prima stagione.

Wynonna Earp

Accanto a lei, sua sorella Waverly (Dominique Provost-Chalkley), che riprende il suo stesso tono leggero, scanzonato, sebbene con maggiore disciplina, volutamente accentuata, e maggior rispetto  per le regole. Waverly è un personaggio che nel corso della stagione non smette mai di stupire, subendo diverse evoluzioni che danno maggior sostanza all’intera stagione.

Molto interessante anche il personaggio di Doc Holliday (Tim Rozon), misterioso, enigmatico, acquisisce tutto il fascino necessario per volerlo vedere molto di più in tutta la stagione, soprattutto accanto alle protagoniste.

Wynonna Earp: una prima stagione avvincente e sarcastica

La prima stagione mantiene per tutta la sua durata un buon ritmo, con colpi di scena al termine dei singoli episodi, l’ingresso di nuovi personaggi e l’arrivo di nuove difficoltà per la protagonista, ma difficoltà non insormontabili.
Non siamo di fronte ad una lotta contro i demoni nello stile Buffy, siamo molto lontani da quel fenomeno seriale e dal suo carico filosofico.
Siamo di fronte a una lotta contro i demoni un po’ splatter, dove le teste di demoni un po’ punk saltano sotto i colpi di una pistola che si illumina, dove le protagoniste si fanno trovare in bellissime lingerie di pizzo colorato nei momenti più drammatici della puntata e dove le difficoltà sono affrontate con qualche battuta o qualche folle decisione.

Wynonna Earp è una serie TV che non crea nulla di nuovo dal punto di vista della sceneggiatura, ma lo mescola con l’ingrediente dell’horror splatter, volutamente caricato e volutamente leggero.

La prima stagione ha una trama avvincente, dei personaggi interessanti e ha dei passaggi divertenti e ironici.
Non è un capolavoro, ha diversi difetti di fabbrica, come una trama di fondo piuttosto semplice, che necessita di essere arricchita nella seconda stagione. Ma comunqe non è una serie da sottovalutare, al contrario è da guardare con curiosità e con quella punta di leggerezza necessaria in questo contesto.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.9

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