1992 1×01: recensione

1992: storico spartiacque o inganno nazionale? Questa è la tartassante domanda che a distanza di più di venti anni divide l’Italia. Lo scandalo di Tangentopoli che portò allo sconvolgimento e all’abbattimento della prima repubblica arriva in tv con la serie evento di Sky Atlantic e Wildside diretta da Giuseppe Gagliardi e interpretata da un superbo Stefano Accorsi. Il cast è completato inoltre da Miriam Leone, Alessandro Roja, Guido Caprino, Domenico Diele e Tea Falco. Quello che lascia davvero sbalorditi di questa serie è l’incredibile calzata degli anni in cui è ambientata; costumi, colonna sonora e look ci trasportanto perfettamente in maniera malinconica e pensierosa ai primi anni 90. Milano è svestita dal suo fascino moderno e rivestita di una aere nero che ricorda in maniera arguta i giorni degli scandali e delle mazzette. Lo stile ricorda produzioni molto recenti del brand (vedasi Romanzo Criminale) e conferma la qualità delle produzioni sia Wildside che Sky Atlantic suggellate, come se non bastasse, da un vera standing-ovation all’ultimo festival di Berlino.

1992

Stefano Accorsi e Miriam Leone

La storia delinea i profili di 6 personaggi che sono alla ricerca della loro autorialità all’interno della vita. Leonardo Notte (Accorsi) è un uomo appartenente alla sfera del marketing che ignora e cerca di obliare un passatto tutt’altro che pulito e sereno. Pietro Bosco (Caprino) è un trentenne congedato con demerito dalla guerra del golfo, amante del rugby e della birra, cerca in ogni modo di realizzare il suo sogno, avere una vita normale ma, finisce per cadere all’interno della spirale politica. Luca Pastore (Diele) è un giovane agenti di Polizia Giudiziaria che assieme a Rocco Venturi (Roja) lavora al fianco al pool di Mani Pulite assieme ad Antonio Di Pietro. Entrambi nascondono ombre e stranezze da un passato che nel momento più caldo della tempesta giudiziaria tornerà a tormentarli. Il quadro è completato da Veronica Castello (Leone) una soubrette televisiva che vuole raggiungere il successo con qualsiasi mezzo e da Beatrice “Bibi” Mainaghi (Falco) la figlia depressa e demotivata di un imprenditore milanese che più di tutti rappresenta lo status di collusione tra la politica e l’amministazione. In questo quadro così variegato tutti i personaggi vengono accomunati dalla tempesta chiamata Tangentopoli, ogniuno di loro dovrà sciogliere i dubbi che sorgeranno nello spettatore e cercare di mostrare cosa si nasconde dietro i loro volti.

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Preceduto da un lavoro lungo quasi due anni, 1992 rappresenta forse uno dei punti più alti delle serie tv italiane e non solo. La regia è incredibilmente abile nell’incuriosire e nel non far mai calare il ritmo della narrazione, questo rende il tutto un palpitante thriller dove ogni protagonista deve fare attenzione a non scoprire completamente e anticipatamente le sue carte. La fotografica è superba, gli scorci di Roma e di Milano accomunati dalle splendide ricostruzioni d’epoca danno un tocco di vintage all’opera. La recitazione è intensa e vissuta e anche le scene di sesso (molto usuali nelle serie tv recenti9 sono ben amalgate e l’eros nero che si percepisce mette davvero i brividi. Dunque ci troviamo davanti ad un vero capolavoro dell’ingegno, un prodotto destinato a far parlare e a rimanere un icona del genere.

 1992: una grande annata.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.7
Recitazione - 3.7
Sonoro - 4.5
Emozione - 4.5

4

Voto Finale