Totò: ecco come Napoli festeggia l’attore a 50 anni dalla morte

Il 15 aprile del 1967 veniva a mancare Totò, il principe delle risate dell’anima. Sono dunque passati 50 anni dalla morte dell’amato attore e la città di Napoli lo ricorda con una fitta serie di eventi.

Presso il rione Sanità, il suo quartiere natale, i festeggiamenti sono già iniziati con un incontro, voluto dalla Fondazione di Comunità San Gennaro. Nella chiesa di San Vincenzo è stato presentato Una porta di luce, mentre la Nuova Orchestra Scarlatti junior, diretta da Gaetano Russo, ha suonato brani evocativi.

Per quanto riguarda l’istallazione di una statua ci sta lavorando da tempo la Fondazione di comunità San Gennaro con il Dipartimento di Architettura della Federico II (Nicola Flora) e con la municipalità e il suo presidente, Ivo Poggiani. L’idea è nata nel ‘99 e nel corso del tempo ha subito delle modifiche, che comunque non stravolgono troppo il progetto originario di Giuseppe Desiato, l’artista che realizzò il primo prototipo dopo aver partecipato al concorso “Un segno urbano per Antonio de Curtis in arte Totò”.

Il busto di Totò donato da Roberto Leon ai napoletani sarà installato ad altezza d’uomo, per consentire ai passanti di lasciare biglietti e anche scritte. Mentre la sagoma riprodurrà una delle interpretazioni mimiche di Totò, il busto lo raffigurerà come affacciato a una finestra proprio all’angolo del palazzo di via Santa Maria Antesaecula dove Totò nacque.

Nulla di certo, almeno per ora, riguardo l’apertura del Museo di Totò, anche se si pensa che ciò possa avvenire a ridosso del 50esimo anniversario della morte.