I pancake al cinema: filosofia della frittella in 5 titoli!

Sono soffici, profumati e irresistibili. I pancake, le classiche frittelle americane, hanno a tutti gli effetti conquistato il mondo del gusto e si son ritagliate un posto d’onore nelle fantasie culinarie di grandi e piccini. Semplicissimi da preparare e ottimi sia dolci che salati, innaffiati di sciroppo d’acero o guarniti con bacon croccante, difficilmente si fanno dire di no e sono diventati una vera e propria istituzione culinaria. Al punto che a Chicago, nel 2007, Damon Bishop e Cara Kuball hanno dato vita all’International Pancake Film Festival: manifestazione nata con lo scopo di celebrare, attraverso filmati amatoriali, la tonda pietanza regina dei brunch.
Inoltre lo scorso 17 febbraio, negli States, si è celebrato, come ogni anno, il cosiddetto Shrove Tuesday o Pancake Day (il nostro martedì grasso). Si tratta di una festività particolarmente sentita, nell’ambito della quale, oltre a essere la pietanza principale, i pancake sono oggetto di vere e proprie competizioni nelle scuole o tra famiglie. Tra queste, la corsa con una padella al cui interno si trova una frittella che, durante il tragitto, deve essere girata almeno tre volte.

Tornando in tema di film, il cinema non è ovviamente rimasto immune al fascino dorato di questi golosi dischi di pastella. Non si è limitato a immortalarli, ma li ha resi protagonisti di sequenze cult, o addirittura ne ha fatto il motore principale della diegesi. Paul Thomas Anderson vi ha costruito attorno una divertente scena di Vizio di Forma, attualmente nelle sale, che vede duettare Joaquin Phoenix e Josh Brolin. Facendo un piccolo salto indietro nel tempo, è inevitabile citare la deliziosa commedia L’amore secondo Dan (Dan in Real Life, 2007), con Steve Carell e Juliette Binoche, in cui quest’ultima, eccellente cuoca di pancake, serve al primo, di proposito, una porzione completamente carbonizzata. O la super accessoriata colazione di Pee-Wee’s Big Adventure (1985), primo e semi-sconosciuto lungometraggio di Tim Burton, in cui lo stralunato protagonista (interpretato da Paul Reubens) regala occhi, naso e bocca al suo pancake per poi scambiarci due chiacchiere.

Un tale numero di spunti e suggestioni ci ha spinto a selezionare cinque celebri scene di film in cui i nostri appetitosi peccati di gola giocano un ruolo insolito e assumono significati profondi, talvolta filosofici. Mai come in questo caso, pertanto, vale la definizione di ‘cibo per lo spirito’!

Attenzione: articolo ad alto rischio di acquolina in bocca!

5. Ligonberry Pancakes – Il grande Lebowski (The Big Lebowski) di Joel e Ethan Coen, 1998
Chi non ha seguito, con trasporto e divertimento senza precedenti, le disavventure del Drugo più amato del grande schermo? Tuttavia, nella scena in questione, non è il mitico Jeffrey Lebowski (Jeff Bridges) a consumare pancake, bensì il gruppo dei nichilisti, che li ordina senza sciroppo e accompagnati da birra chiara. Quello che, apparentemente, è solo un pasto come un altro si trasforma in una sorta di rito celebrativo nel momento in cui la macchina da presa svela che alla ragazza del gruppo manca un dito del piede (chi ha visto il film, sa bene cosa questo implichi per la diegesi)!
Le frittelle, dunque, come emblema dell’ideologia nichilista, nonché pietanza prescelta per festeggiare il potenziale successo di un eccentrico e surreale piano.
Curiosità: La donna del gruppo dei nichilisti è la cantautrice Aimee Mann; uno dei nichilisti, inoltre, è interpretato da Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers.

lebowski pancake

4. The pancake break-up – (500) giorni insieme ((500) Days of Summer) di Marc Webb, 2009
La turbolenta storia d’amore tra Tom (Joseph Gordon-Levitt) e Sole (Zoey Deschanel) dimostra che i deliziosi protagonisti della nostra top five non sempre vengono associati a momenti felici. Anzi, in questo caso, divengono il manifesto della fine di una relazione, poiché Sole decide di rompere con Tom seduta in un locale proprio di fronte a un piatto di frittelle fumanti. Il ragazzo, che ama disperatamente Sole, è sconvolto e abbandona il diner senza aver toccato cibo. Cuore spezzato e stomaco vuoto: che pessima accoppiata!
Curiosità: qualche scena più tardi, Tom, devastato dal dolore per esser stato lasciato, entra in supermercato, dove acquista del liquore e qualcosa da sgranocchiare, vestito come Drugo (il summenzionato protagonista de Il grande Lebowski). La citazione fa riferimento alla scena iniziale del cult dei fratelli Coen.

500 pancake

3. The Pancake reborn – Tutto può succedere (Something’s Gotta Give) di Nancy Meyers, 2003
Un’esplosiva coppia di mostri sacri, del calibro di Jack Nicholson e Diane Keaton (che, però, avevamo già visto fianco a fianco nel film Reds di Warren Beatty), per una commedia romantica agrodolce, grintosa e coinvolgente. Lo scapolo impenitente Harry Sanborn (Nicholson) incontra, in circostanze tragicomiche, Erika (Keaton), scrittrice di successo nonché madre della sua giovane nuova fiamma (Amanda Peet). Un attacco cardiaco costringerà l’attempato playboy a un periodo di riposo forzato proprio in casa della riluttante Erika. Ma il loro burrascoso rapporto è destinato a prendere una piega inaspettata e la donna, per la prima volta dopo il divorzio, si ritroverà a cucinare per un uomo a tarda notte… E indovinate un po’ che cosa? Proprio così: i pancake si fanno metafora di una tappa importante quale la rinascita interiore e sentimentale di una donna che credeva di non aver più emozioni da vivere.
Curiosità: Diane Keaton, all’età di 57 anni, scelse questa pellicola per cimentarsi nella prima scena di nudo frontale della sua carriera.

somethingsgottagive pancake

2. The Pancake Menace – Un giorno di ordinaria follia (Falling Down) di Joel Schumacher, 1993
La colazione, si sa, è il pasto più importante della giornata e saltarla non è un bene! Ne sa qualcosa Bill Foster, il frustrato e aggressivo personaggio interpretato da un immenso Michael Douglas. Gli impiegati del Whammyburger si rifiutano di servirgli un’omelette per colazione, perché sono passati ben tre minuti dall’orario di fine servizio, ma il nostro saprà essere molto convincente… L’inesorabile parabola di autodistruzione di D-Fens (nomignolo con il quale il protagonista è accreditato nei titoli di coda, in riferimento alla targa della sua auto) passa anche per i pancake, piatto forte di ogni nutriente colazione americana.
Curiosità: la scena in cui Bill non riesce ad usare l’M72 LAW e viene aiutato da un ragazzino non era prevista nel copione! Michael Douglas non riusciva sul serio ad aprirlo, così il bambino gli diede una mano.

michael douglas falling down

1. Pancake & ‘animali schifosi’ – Pulp fiction di Quentin Tarantino, 1994
La pellicola per antonomasia firmata dal cineasta più folle dei nostri giorni è estremamente ricca di originali riferimenti al cibo (come, in generale, l’intera filmografia del regista). Hamburger, frullati e pancetta, con la loro ordinaria concretezza, fanno spesso e volentieri da contraltare alla cruda ed esibita componente ‘splatter’ della violente azioni perpetrate dai protagonisti. Non a caso, Jules (Samuel L. Jackson), in una delle sequenze iniziali, morde con gusto il panino che Brett ha comprato al Big Kahuna Burger e, un attimo dopo, gli spara una raffica di proiettili. La sequenza che ci interessa, invece, si colloca nel macro segmento finale del film, ambientato all’Hawthorne Grill, dove Jules e Vincent (John Travolta) fanno colazione dopo le disavventure a casa di Jimmy (Tarantino) e il provvidenziale intervento del Signor Wolf (Harvey Keitel). Il momento in questione è quello in cui Vega spalma di burro e innaffia di sciroppo una pila di pancake accompagnati da pancetta croccante. A renderlo straordinario, è che la colazione di Vincent sarà il punto di partenza per un dialogo serrato e geniale su carne di maiale, miracoli e senso della vita.
Curiosità: una costante del film è che, ogni volta che qualcuno si reca alla toilette, segua qualche svolta consistente, generalmente drammatica. Ad esempio, quando Vincent va in bagno a casa di Mia (Uma Thurman), quest’ultima trova l’eroina nel cappotto di lui e va in overdose. La scena della colazione non fa eccezione; infatti, Vincent interrompe la conversazione con Jules per fare pipì e, quando torna in sala, si ritrova nel bel mezzo della rapina di Zucchino (Tim Roth) e Coniglietta (Amanda Plummer).

John Travolta, Samuel L. Jackson, Pulp Fiction