Marilyn Monroe: all’asta il copione personale di Something’s Got to Give

Dopo il vestito indossato per il compleanno di John F Kennedy, un altro oggetto appartenuto a Marilyn Monroe andrà all’asta. Si tratta stavolta del copione personale dell’ultimo film della diva, l’incompiuto Something’s Got to Give.

Si aggira intorno ai ventimila dollari il valore stimato delle 149 pagine del copione di Something’s Got to Give, su cui sono perfettamente visibili le annotazioni fatte a mano da Marilyn Monroe.

Ben 42 pagine contengono appunti della diva scritti con matita e penna verde. Si tratta soprattutto di commenti personali sui dialoghi inerenti il ruolo interpretato dall’attrice, morta prima di completare le riprese. Da una di queste annotazioni si può desumere il suo disappunto per l’assenza di frasi irriverenti.

Secondo il Los Angeles Times la diva fu licenziata per la sue continue assenze ingiustificate, protratte per ben 18 mesi prima di essere nuovamente ingaggiata.

Marilyn Monroe, all’asta un copione personale

Marilyn Monroe, (nome d’arte di Norma Jeane Mortenson Baker Monroe) cominciò a lavorare come modella, prima di firmare il suo primo contratto cinematografico nel 1946; dopo alcune parti minori, film come Giungla d’asfalto e Eva contro Eva furono i suoi primi successi di pubblico. Negli anni successivi, le sue interpretazioni in Niagara e Gli uomini preferiscono le bionde vennero apprezzate dalla critica, e ottenne la definitiva consacrazione internazionale con le pellicole Come sposare un milionario, Quando la moglie è in vacanza, Fermata d’autobus e A qualcuno piace caldo, per la quale vinse un Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale nel 1959.

Nel 1999, la Monroe è stata inserita dall’American Film Institute al sesto posto nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi. Negli anni e nei decenni successivi alla sua morte, la Monroe è stata spesso citata come vera e propria icona della cultura pop.

Le circostanze della sua prematura morte, dovuta a un’overdose di barbiturici, sono state oggetto di numerose congetture, sebbene il suo decesso sia ufficialmente classificato come “probabile suicidio”. La successiva sparizione di tracce e documenti dalla casa dell’attrice, dove sembra fosse stato anche Bob Kennedy la sera della morte, nonché innumerevoli omissioni e varie incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico, hanno dato adito a molteplici dubbi sugli eventi di quella notte. Tra le varie versioni formulate, una ipotizza la complicità dei Kennedy, che vedevano in Monroe, dettasi pronta a dichiarare pubblicamente le loro relazioni con lei, una minaccia per la loro carriera politica.