Z la formica: recensione

Z la formica è un film d’animazione del 1998 diretto da Eric Darnell e Tim Johnson. E’ stato il primo film in CGI, prodotto dalla Dreamworks, e il secondo film in CGI uscito nelle sale cinematografiche americane dopo Toy Story. La storia vede come protagonista Z, una formica operaia che collabora per la costruzione di un nuovo formicaio. Una sera incontra in un bar la principessa Bala, erede al trono del regno delle formiche, e ne rimane completamente invaghito. Nel frattempo il generale Mandibola, comandate delle forze armate, sta attuando un vero e proprio colpo di stato per detronizzare l’attuale regina e far sopravvivere solo i più forti. Questo trascinerà Z in una pericolosa avventura che lo porterà a rapire la principessa e a lottare contro il capo delle formiche guerriere per sventarne il diabolico piano. A livello tecnico, Z la formica mostra un fascino particolare per gli spazi giganteschi proiettati in un mondo fondamentalmente minuscolo, riuscendo a dar vita ad un vero e proprio scenario originale e, nello stesso tempo, stilizzato.

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Una scena del film

Anche le modalità con cui viene presentata la colonia, riescono a rendere perfettamente il tipo di ambiente in cui ci troviamo: un sistema caratterizzato solo ed esclusivamente dal lavoro ininterrotto quasi fossero automi non senzienti. Probabilmente questa potrebbe essere una denuncia rivolta alle grandi società capitalistiche il cui profitto, viene ricavato completamente dallo sfruttamento disumano dei lavoratori, sottoposti a ritmi stressanti ed orari sconvolgenti. A contornare questo cupo scenario, vi sono sia alcune sequenze comiche, sia momenti di serietà che invitano alla riflessione e che trasportano il film in una dimensione indirizzata più verso un adulto o un adolescente. Infatti, sono molti i temi complessi affrontati all’interno di Z la formica e, dire che si tratti di un film per bambini, non è del tutto corretto.

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Z e il generale Mandibola davanti alla regina e la principessa

Z la formica è film molto interessante, che affronta numerose tematiche di natura complessa fra cui vediamo la denuncia verso lo sfruttamento dei lavoratori e il valore del singolo all’interno di un contesto. La visione della pellicola, in quest’ottica, è fortemente indirizzata più verso un pubblico medio o di adulti, che riescono a coglierne con maggior efficienza, i significati meno noti.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.1