L’amore rubato – recensione del film tratto dal libro di Dacia Maraini

L’amore rubato è il titolo dell’ultimo film di Irish Braschi liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Dacia Maraini che viene distribuito nella sale da Microcinema come evento speciale il 29 e 30 Novembre 2016, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. 

L’amore rubato di Irish Braschi ispirato al romanzo di Dacia Maraini è un lavoro narrativo funzionale alla sensibilizzazione su un tema di grandissima attualità.

Il film L’amore rubato parte dai racconti della Maraini e si avvale del supporto sul soggetto di Giancarlo De Cataldo e sulla sceneggiatura di Giorgia Cecere, mentre Irish Braschi – che ha già raccontato la vita di Dacia Maraini nel docufilm Io sono nata viaggiando – ne firma regia, soggetto e sceneggiatura.

Nel film si intrecciano 5 donne diverse, lontane anagraficamente e socialmente, distanti e distinte. Nelle loro esistente l’unico comune denominatore è drammatico: tutte in qualche modo sono accomunate dall’esperienza della violenza e del dolore.

Marina (Stefania Rocca) è una mamma e una moglie che viene portata in ospedale a causa di una frattura al polso. Lei, il marito Luigi (Alessandro Preziosi) e il piccolo Giacomo sembrano una famiglia perfetta e felice, se non fosse che Luigi è un uomo maniaco del controllo e del possesso. Dopo l’ennesimo scatto d’ira, Marina mossa soprattutto dal timore che Luigi possa far del male al piccolo Giacomo decide di fuggire e mettersi in salvo in un centro d’accoglienza per donne che hanno subito la sua stessa sorte.

L'amore rubato

Francesca (Elisabetta Mirra) è una spensierata studentessa di 15 anni come tante. Vive con suo padre (Emilio Solfrizzi) poiché la madre è deceduta. In un caldo pomeriggio viene invitata da alcuni ragazzi – tra cui quello per cui nutriva un innocente interesse – a trascorrere un pomeriggio al mare. Quell’occasione si trasforma in un incubo dal momento in cui non solo viene abusata ripetutamente dai tre ma, in un secondo momento, viene anche ricattata perché ripresa da uno smartphone. Francesca, allora, sotto una insostenibile pressione decide di lanciarsi nel vuoto dalla finestra della sua scuola, riuscendo non solo a sopravvivere ma anche a lottare, sotto la protezione di suo padre a motivata dalla sua migliore amica a denunciare i ragazzi, e a vincere la sua battaglia.

L'amore rubato

Ne L’amore rubato le storia si snodano con equilibrio, chiarendo in soli 60 minuti di durata, le dinamiche che scattano quando un amore non è più drammaticamente amore.

Angela (Elena Sofia Ricci) è una bella cinquantenne, professoressa di liceo dall’aria romantica, ma fondamentalmente è una donna disincantata dall’amore. Un giorno in spiaggia incontra casualmente Gesuino (Massimo Poggio). Tra i due si instaura un’intesa delicata e genuina, fatta di rose lasciate sui cruscotti dell’auto di lei, cene romantiche e attenzioni premurose. Vittima di un’inferiorità culturale e di un conflitto con i colleghi di lei, Gesuino trasforma i propri sentimenti e le proprie azioni diventando pericolosamente ossessivo e geloso arrivando, addirittura, a compiere il tentato omicidio di Angela.

L'amore rubato

Alessandra (Chiara Mastalli) vive in condizioni non proprio agevoli con sua nonna e il suo fratellino. Viene assunta come addetta alle pulizie in una piscina, un lavoro di cui ha molto bisogno per pensare a se stessa e ai suoi cari. Una sera viene colta di sorpresa dal padrone della struttura (Antonello Fassari) e violentata. Alessandra rimane incinta e anche se decide di abortire si distacca da tutto e da tutti, anche lasciando immotivatamente un fidanzato che le voleva bene. La reazione che le consente di riscattare l’esistenza è la confessione del gesto di quell’uomo a sua figlia, una sua coetanea.

L'amore rubato

Infine Anna (Gabriella Pession) una giovane ragazza che sogna di fare l’attrice e che vede limitare la propria libertà da un uomo narcisista ed egoista con cui è andata a convivere, un cantante molto famoso (Francesco Montanari). Nonostante le esortazioni dei suoi genitori (Antonio Catania e Daniela Poggi) Anna si annulla per stare accanto a lui. Purtroppo per lei non c’è lieto fine, un sentimento cieco ed efferato la uccide a causa di percosse e pestaggi.

L'amore rubato

L’amore rubato di Irish Braschi, grazie alla durata e al coinvolgimento di attori molto popolari e versatili centra in pieno l’obiettivo di farsi promotore di un messaggio di sensibilizzazione. L’operazione cinematografica è evidente e coinvolge tutta la civiltà in modo trasversale: tutte le età, tutti i generi, tutte le culture, tutte le classi sociali.

Le dinamiche complesse degli episodi sono resi con un linguaggio che, rispetto alle fattezze del racconto pubblicitario, si dilata e che consente, dunque, di percepire in maniera scottante gli avvenimenti anche quando alcuni di essi sono caratterizzati dal colpo d’ala finale.

Un film corale ed empatico che racconta e accorcia il divario tra ciò che è già tangibile e ciò che potrebbe accadere. L’amore rubato non fa sconti e fornisce un ventaglio di situazioni vasto, dalla violenza sessuale improvvisa a quella premeditata, dalla violenza psicologica alla guerra verbale, tutto in funzione di una serie di avvisaglie che altro non sono se non l’anticamera di un rapporto dove c’è un carnefice e una vittima.

L’amore rubato, prodotto da Maite Bulgari, Anthos e Rai Cinema, è un film che parla alle intelligenze emotive di uomini e donne con un linguaggio chiaro e diretto, auspicando ad una educazione sentimentale che possa annientare qualsiasi tipo di violenza.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.8