Per mio figlio: recensione del film con Emmanuelle Devos

Per mio figlio è un film di Frédéric Mermoud che ritorna a lavorare insieme alla magnetica attrice francese Emmanuelle Devos. Qui, l’attrice, interpreta Diane Kramer, una donna con  un’unica ossessione: trovare il conducente della Mercedes color caffè che ha investito e ucciso suo figlio, devastandole la vita. Con una valigia, poche cose e una pistola, si trasferisce nella città in cui abita un’elegante donna bionda, proprietaria di una profumeria, sospettata dell’omicidio. Diane, in cerca di vendetta, si insinua nella vita della donna, ma il suo progetto si rivela molto più complicato del previsto.

Una trama semplice, con un elemento che muove tutto il film: una madre alla ricerca della verità e il suo desiderio di vendetta. Una ricerca e un desiderio che la spingono in un viaggio in cui è risposta a rischiare la sua integrità morale pur di farsi giustizia da sola.

Per il mio figlio: il film di Frédéric Mermoud vincitore del Variety Piazza Grande Award

Pochissimi dialoghi, in questo film, ma molti silenzi, necessari per dare spazio all’intensità delle due donne che attirano maggiormente l’attenzione. Oltre Diane, anche Marléne, proprietaria della profumeria, misteriosa e immersa in una nuvola di malinconia e sogni non ancora realizzati.

Per mio figlio

Il tema della vendetta è molto caro alla letteratura e al mondo del cinema, qui ritorna, ma con una nuovo carico evocativo. Questa donna, affranta, è decisa a farsi giustizia da sola nonostante la disapprovazione delle altre persone vicino a lei e questo desiderio, in realtà rimane l’unica cosa che la tiene viva. Fa parte del suo processo di accettazione del lutto, una strenua battaglia verso qualcosa che non si può cambiare, ma che distoglie il suo pensiero dall’enorme dolore che ha subito. Qualcosa che rischia di mettere in discussione la sua etica morale, ma al tempo stesso le permette di sopravvivere dandole uno scopo.

Per mio figlio: il tema della vendetta interpretato con un nuovo punto di vista

In questo piano, però, la sua sensibilità, la sua moralità, emergono in superficie, portandola ad entrare in empatia con le persone che trova sulla sua strada e che in realtà dovrebbe odiare. Un ingrediente nuovo che va sicuramente ad arricchire il tema della vendetta e i suoi sviluppi nella storia del cinema.

Per mio figlio: l’interpretazione di Emmanuelle Devos cattura emotivamente lo spettatore

Emmanuelle Devos riesce a riempire tutti i silenzi delle sue scene, con la sua bravura e la sua intensità: lo sguardo di una madre che ha subito la perdita più dolorosa, le borse sotto gli occhi, la paura di fronte a un territorio a lei sconosciuto e di conseguenza anche pericoloso. Un personaggio che emoziona dall’inizio del film, sorprende ed è in grado di creare da subito un legame emotivo con lo spettatore.
Per mio figlio, è un film dalla trama apperentemente lineare e silenziosa che prosegue lentamente, ma con un ritmo costante. I personaggi femminili, sono sicuramente gli elementi più interessanti, che rendono il film più complesso a livello simbolico e interpretativo.

Per mio figlio è distribuito da Officine UBU e uscirà nelle sale italiane il 17 novembre 2016.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3