One Piece Gold: Il film – recensione dell’ultima pellicola tratta dal manga di Oda

Il fenomeno di massa noto come One Piece sembra non voler mai arrestarsi ed il successo ottenuto in Giappone, terra natia del celebre manga creato da Eiichirō Oda, dall’ultimo film della saga ne è una prova lampante.

One Piece Gold: Il film, questo il titolo ufficiale della tredicesima pellicola del franchise, ha incassato oltre 5 miliardi di yen al box office, superando il record detenuto dal film del 2009, One Piece Strong World. Uscito in Giappone la scorsa estate, il film è stato proiettato in anteprima nell’area Movie del Lucca Comics & Games 2016, in attesa della sua distribuzione ufficiale in Italia che avverrà il prossimo 24 novembre a cura di Koch Media.

La pellicola segue le vicende di Luffy e della sua fidata ciurma alle prese con una nave dalle proporzioni gigantesche chiamata Gran Tesoro, costruita come una vera e propria città all’interno di Nuovo Mondo. Si tratta di un vero e proprio paese indipendente in grado di autogovernarsi senza che la Marina e il Governo Mondiale possano interferire in qualunque maniera.

L’antagonista principale con il quale i nostri eroi dovranno confrontarsi è il signore di questa città, tale Gild Tesoro, una figura benestante che afferma di possedere il 20% di berry esistenti al mondo. Grazie all’abilità acquisita dal frutto del diavolo noto come Gold Gold, Gild riesce a manipolare tutti coloro che si presentano al suo cospetto, attirati dal lusso sfrenato, costringendoli a debiti che non potranno mai assolvere se non con la vita.

One Piece Gold: Il film

Chi conosce il manga di Oda sa benissimo che quest’ultimo adora incorporare, all’interno delle sue storie, pesanti critiche sociali ai problemi che affliggono la società odierna e, anche in questo caso, non si tira di certo indietro. Il Governo, infatti, si dimostra assolutamente corrotto ed i nobili che popolano la città sono dei ricchi aristocratici che gestiscono un pesante giro di schiavi. La popolazione, inoltre, soffre di qualsiasi forma di ingiustizia sociale tra cui schiavitù e povertà.

La città di Gran Tesoro è velatamente modellata su quella realmente esistente di Las Vegas, a tal punto da riprenderne il motto e l’ambiente lussuosamente sfarzoso, ricco di casinò e denaro da sperperare.

One Piece Gold si configura come uno dei film più “forti” della saga, per le tematiche trattate, e visibilmente meglio gestiti grazie all’utilizzo sapiente delle nuove tecnologie. I produttori sono riusciti a condensare, in due ore di pellicola, numerosi combattimenti e citazioni che solo i fan più accaniti potranno cogliere.

One Piece Gold è il miglior film della saga, divertente e con tanti spunti di riflessione

La sfida tra Luffy e Gild, ad esempio, che costringe il primo ad utilizzare la trasformazione “Gear Fourth” è visivamente stupenda e tiene gli spettatori incollati alla sedia. Non mancano, inoltre, immancabili momenti comici tra Sanji, Ussop e Chopper, che ben si amalgamo al tono della pellicola.

One Piece Gold: Il film

One Piece Gold è un film creato appositamente per gli appassionati e lo dimostra il numero di citazioni presenti e una rivelazione particolarmente importante sul passato di Nami, che fino ad ora non era mi stata mostrata nella saga.

Al termine della proiezione, per la gioa dei fan, i doppiatori italiani dell’anime, Emanuela Pacotto e Renato Novara, hanno confermato che il film non subirà alcun tipo di censura e che, per la prima volta in assoluto, il personaggio di Rubber verrà chiamato con il suo nome originale del manga, Luffy.

Regia - 4.5
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4.5
Sonoro - 4.5
Emozione - 4.5

4.5