Roma FF11 – Crazy for Football: recensione del film di Volfango De Biasi

Il calcio come salvezza, gioco di squadra, riscatto e sana follia. Nella sezione Riflessi dell’undicesima Festa del Cinema di Roma è stato presentato Crazy for Football di Volfango De Biasi.

Volfango De Biasi in Crazy for Football ha inquadrato con la giusta tenerezza un viaggio reale ed interiore percorso da persone speciali.

La trama di Crazy for Football è di una semplicità disarmante: si racconta il percorso di selezione e allenamento della prima nazionale italiana di “calcetto” che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka, in Giappone.

Come una partita di calcio, di poco più di un’ora in questo caso, Crazy for Football gioca con i suoi interpreti con ironia e intelligenza tenendo fortunatamente lontano quell’umana pietas che lo avrebbe reso inappropriatamente melenso. Al contrario, questo film-verità, calibra con una buona dose di coraggio e con un evidente impegno narrativo quelle emozioni di noi “normali”.

Ogni elemento tecnico, seppur in secondo piano rispetto alla potenza comunicativa del racconto, è amalgamato con coerenza. La follia presente nel titolo è sfumata all’interno dell’opera, ne rimane un alone nelle parole dei ragazzi che, a sguardo fisso in camera o abbassando gli occhi per una forma di pudore, ne raccontano le personali caratteristiche.

Crazy for Football è più di un documentario che racconta le storie di ragazzi con problemi psichiatrici – dalla schizofrenia all’epilessia, passando per la depressione e altre diverse patologie, questo film è la messa in discussione di una condizione umana e sovrumana da conoscere, superare ed esorcizzare.

I protagonisti sono squisiti interpreti di se stessi con tempi comici giusti, con battute sagaci, con ironia amara e irriverente. Sono uomini che hanno trovato il loro posto nel mondo in una squadra che riesce a conquistare la medaglia di bronzo ad un mondiale di calcio. Un inserimento sociale di tutto rispetto, in grado di trasformare i protagonisti in eroi sul campo prima e sullo schermo poi: Antonio Barba, Stefano Bono, Ruben Carini, Ruggero Della Spina, Antonio Di Giovanni, Alessandro Faraoni, Osamuyimen Imarhiagbe, Christian Maoddi, Enrico Manzini, Sergio Medda, Licio Romano, Luis Alberto Sabbatini, Silvio Tolu.

Lunghi e meritati applausi dopo la proiezioni di Crazy for Football alla Festa del Cinema di Roma.

Crazy for Football è un film di un progetto sullo sport e sulla socialità che esso crea e mantiene. Una menzione speciale la meritano Santo Rullo, psichiatra e presidente dell’Associazione italiana di psichiatria sociale ma che qui ha il ruolo di direttore sportivo, l’allenatore Enrico Zanchini, ex giocatore di calcio a cinque e il campione mondiale di pugilato Vincenzo Cantatore come preparatore atletico.

Volfango De Biasi, con un’originale verve narrativa e registica, ha trasmesso in Crazy for Football tutta l’emotività e l’adrenalina di un percorso, garantendo al pubblico un piacevole momento fatto di leggerezza e di disarmante tenacia.

Insieme a De Biasi a mettere in moto il progetto prima che divenisse un film c’è stato il dottor Rullo, il quale ha usato convintamente il calcio come terapia efficace. Più di dieci anni fa vi erano una trentina di squadre allenate dai medici e gestite dalle Asl, da queste squadre provenivano buoni risultati con notevoli miglioramenti in alcuni di quei pazienti divenuti ormai sportivi.

Affascinati dall’esperimento di Rullo, Volfango De Biasi e Francesco Trento realizzarono, nel 2004, Matti per il calcio, un piccolo documentario (di cui Crazy for football, prodotto da Skydancers con Rai Cinema, è un sequel) auto-prodotto e poi venduto alle televisioni italiane e non solo. Il successo del doc ha portato gli psichiatri di tutto il mondo a utilizzarlo per portare avanti la ricerca sull’importanza dello sport come inclusione sociale ed attività fisica nella riabilitazione psichiatrica.

Oggi le squadre sono migliaia, in Giappone – dove si è tenuto il mondiale raccontato in Crazy For Football – esistono 600 squadre finanziate da società sportive di serie A. Tra l’altro è stato annunciato che i campionati del mondo di calcio per persone con disturbi mentali si terranno in Italia nel 2018 con il patrocinio del Coni, della Federcalcio e del ministero della Salute.

Per Crazy for Football è necessario auspicare una diffusione e distribuzione che permetta a più persone possibili di conoscere questo progetto di sport e di vita attraverso un film.

Regia - 4
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 5

4