Appena apro gli occhi: recensione del film di Leyla Bouzid

Appena apro gli occhi – canto per la libertà (titolo originale A peine J’ouvre les yeux) è il primo lungometraggio della giovane regista tunisina Leyla Bouzid, formatasi a Parigi e figlia del grande regista Nouri Bouzid. La protagonista è Farah, una giovane ragazza che canta in un gruppo musicale underground e si oppone al regime di Benali con canzoni che denunciano la frustrazione, la povertà e l’ingiustizia della Tunisia prima della rivoluzione. La madre di Farah si oppone al comportamento della figlia ed è preoccupata del fatto che la figlia possa pagare un prezzo troppo alto per la sua sfrontatezza. Per questo motivo decide di ignorare le scelte universitarie della giovane, determinata nel voler continuare a cantare e a studiare musicologia, e la iscrive al corso di medicina. Farah, sentendosi oppressa dalle scelte famigliari, soprattutto della madre, scappa di casa e continua a portare avanti la sua passione…Ma la violenza del regime è dietro l’angolo e non tarderà a farsi sentire.

appena apro gli occhi

Come per il film The Idol, anche in questo caso la Musica diviene la protagonista assoluta e il solo mezzo di comunicazione libero. La Musica ha un potere che i regimi vogliono schiacciare, e questa costante non risparmia il regime di Benali prima della rivoluzione in Libia. Se in The Idol il protagonista supera i confini di un paese in guerra e arriva a Il Cairo, per dar voce al suo paese, Gaza, che nel corso degli anni viene silenziato dal conflitto e dalle macerie, in Appena apro gli occhi Farah cerca di parlare al proprio paese con il tipico atteggiamento giovanile, senza pensare troppo alle conseguenze delle sue azioni e potenziando ogni giorno che passa il suo sentimento di ribellione.
Nonostante il regime cerchi di spegnere la volontà della ragazza, Farah ormai non può chiudere gli occhi e non può spegnere la voce.

Appena apro gli occhi: recensione del primo lungometraggio della regista tunisina Leyla Bouzid

Oltre alla musica, un altro tema importante del film è il rapporto madre-figlia. Il film inizia con un totale distacco, un forte isolamento e nessun punto di contatto tra la donna e la sua giovane figlia. Ma poco a poco si comprende quanto Farah rispecchi il nascosto animo ribelle della madre; si assiste ad una costante e progressiva vicinanza e comprensione che culmina nella scena finale del film.

Presentato alla 26esima edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina, il film ha vinto il Premio del pubblico alle Giornate degli autori/Venice Days ed il Premio Label Europa Cinema alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2015. Ha, inoltre, ottenuto numerosi riconoscimenti in festival internazionali, come il Tanit di bronzo ed il Premio Fipresci per il miglior film alle Giornate cinematografiche di Cartagine/Tunisi 2015il Bayard d’Or nella categoria opere prime al Festival del cinema francofono di Namur 2015il Premio “Muhr”, best fiction film award, al Festival Internazionale di Dubai 2015 e tre premi al Festival del cinema mediterraneo di Bruxelles 2015.

Nel cast di Appena apro gli occhi – Canto per la libertà fanno parte Baya Medhaffer (Farah), Ghalia Benali (Hayet), Montassar Ayari (Borhène), Aymen Omrani (Ali), Lassaad Jamoussi (Mahmoud), Deena Abdelwahed (Inès), Youssef Soltana (Ska) e Marwen Soltana (Sami).

Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 28 aprile distribuito da Cineclub Internazionale.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5