Trieste Film Festival 2016: programma completo della 27° edizione

 

Torna dal 22 al 30 gennaio 2016 il Trieste Film Festival, primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro-orientale, giunto quest’anno alla 27° edizione, diretta da Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli: nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il festival continua ad essere da quasi trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.

Ospite d’onore di questa edizione, IRÈNE JACOB: l’attrice, tra le interpreti più sensibili del cinema francese, accompagnerà – nell’ambito del focus “La doppia vita del cinema polacco” – l’omaggio del festival a Krzysztof Kieślowski, nel ventesimo anniversario della scomparsa del grande regista. Per l’occasione saranno mostrati i dieci capitoli del Decalogo e i due film che Irène Jacob girò con Kieślowski: La doppia vita di Veronica, che valse all’attrice il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes, e Tre colori – Film Rosso, candidato nel 1995 a tre premi Oscar (per migliore regia, sceneggiatura e fotografia).

Trieste Film Festival 2016: programma completo della 27° edizione

L’omaggio sarà inoltre l’occasione per ricordare una volta di più, attraverso una delle sue passioni cinematografiche, Annamaria Percavassi, fondatrice, anima e direttrice artistica del festival, scomparsa recentemente.
Ad aprire il festival sarà l’anteprima fuori concorso, venerdì 22 gennaio, del film SOLE ALTO di Dalibor Matanić, una delle rivelazioni dell’ultimo Festival di Cannes (Prix du Jury nella sezione “Un Certain Regard”), candidato al Lux Prize e scelto dalla Croazia per la corsa all’Oscar per il miglior film straniero: in uscita nelle sale italiane a marzo, distribuito da Tucker Film, Sole alto è uno straordinario inno alla vita che racconta l’amore fra un giovane croato e una giovane serba. Un amore che Matanić moltiplica per tre volte: stessi attori (Tihana Lazović e Goran Marković) ma coppie diverse, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici in tre decenni diversi: il 1991 e l’ombra incombente della guerra; il 2001 e le cicatrici che devastano l’anima; il 2011 e la possibile ma impervia rinascita. Impervia ma possibile, proprio come dimostra – in perfetta sintonia con il respiro del film – la formula produttiva che vede cooperare Croazia, Slovenia e Serbia, restituendo pienamente il percorso di ricostruzione culturale in atto nell’ex Jugoslavia.
La proiezione sarà seguita dal concerto “22nd day of the year – A/V concert”, esibizione live dei Sinkauz Brothers, autori della colonna sonora del film.

La chiusura sarà invece affidata a un grande del cinema europeo, Otar Iosseliani, e all’anteprima italiana, fuori concorso, del suo CHANT D’HIVER: una commedia in cui il maestro georgiano – per sua stessa ammissione – ha voluto inserire “tutte quelle sciocchezze che m’incantano”. Il risultato, caotico e affascinante come nello stile del regista di Caccia alle farfalle e Addio terraferma, è un film sull’amore, la vera amicizia e la speranza in un domani migliore. Arricchito da un cast cosmopolita ed eclettico in cui spiccano – accanto a Rufus e Mathieu Amalric – anche il regista Tony Gatlif e il nostro Enrico Ghezzi.

Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari: a decretare i vincitori, ancora una volta, sarà il pubblico del festival.
Due i focus nazionali di quest’anno, dedicati a Polonia e Romania, che attraversano il programma di quest’anno, toccando anche le altre sezioni.

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