Mummie: misteri nelle piramidi, la nuova serie su National Geographic

Arriva su National Geographic una nuova serie in quattro parti Mummie: misteri nelle piramidi prodotta dalla BBC Studios su una recente incredibile scoperta

Su National Geographic arriva la serie Mummie: misteri nelle piramidi che racconta il processo di lavoro dietro la scoperta di una camera funeraria intatta dell’antico Egitto

National Geographic ha reso pubbliche delle immagini esclusive che raffigurano la prima camera funeraria completamente intatta dell’antico Egitto che saranno al centro della nuova serie Mummie: misteri nelle Piramidi, trasmesso in 142 paesi del mondo e tradotto in 43 lingue. Un team di archeologi guidato dal dottor Ramadan Hussein ha scoperto, nel profondo delle sabbie della necropoli di Saqqara, a sud del Cairo, un complesso funerario risalente al 600 a.C. Mummie: misteri nelle piramidi è prodotta per National Geographic dalla BBC Studios e  mostra le immagini del team impegnato nell’esplorazione delle camere sotterranee e l’apertura di 4 sarcofagi sigillati da 2.600 anni. In onda sul canale National Geographic dal 4 giugno 2020, il giovedì alle 20.55 Mummie: misteri nelle piramidi segue il lavoro della squadra di acrgheologici diretta da Hussein, composta dall’egittologa Salima Ikram dell’Università Americana del Cairo, l’esperto di mummie Stephen Buckley dell’Università di York, l’archeologo digitale Matthias Lang dell’Università di Tubinga, il geoingegnere Ayman Hamed dell’Università di Suez e il paleoradiologo Sahar Saleem dell’Università del Cairo.

Questa scoperta non ha solo portato alla luce il primo complesso funerario con aree dedicate alla rimozione di organi, all’imbalsamazione e alla sepoltura, ma permette di saperne di più sulla morte, e sul business ad essa collegato, nell’antico Egitto. Gli ultimi test scientifici e scansioni delle tombe e dei resti dei defunti aggiungono preziose informazioni sui riti sacri e sui commerci che si tenevano in questo spazio sotterraneo. “La tomba contiene mummie sia di ricchi che poveri, nonché informazioni sui beni offerti” dichiara Hussein. “Le prove che abbiamo rinvenuto e che saranno presenti in Mummie: misteri nelle piramidi, mostrano come gli imbalsamatori avessero un buon senso degli affari. Hanno riutilizzato le camere e rivenduto i sarcofagi per massimizzare la capacità del complesso“. Le altre scoperte includono: la prima maschera in argento dorato rinvenuta in Egitto dal 1939 che rappresenta un passo nel viaggio di trasformazione del defunto in divinità; la prima mummia seppellita con sei vasi canopi contenenti organi, custoditi per migliaia di anni, che suggerisce una forma completamente nuova di sepoltura; la prova di un culto precedentemente sconosciuto per una misteriosa dea serpente citata sulle iscrizioni su tre mummie identificate come Sacerdoti di Niut-Shae; due sacerdoti sepolti di origine libica prova del fatto che l’etnia non rappresentava un ostacolo nell’Egitto di 2000 anni fa; una mummia sepolta a braccia incrociate in una posizione di solito riservata solo ai faraoni. In una rara coincidenza archeologica, due delle mummie rinvenute potrebbero essere madre e figlio, sepolte a soli 4 metri di distanza.

Mummie: misteri nelle piramidi - cinematographe.it

Per raggiungere l’area posta a 12,5 metri sotto terra, i protagonisti di Mummie: misteri nelle piramidi hanno dovuto rimuovere 38 tonnellate di sabbia, rivelando che la camera appositamente costruita aveva condotte di areazione e un grande bruciatore di incenso che fungeva da antico sistema di condizionamento e fumigazione, insieme a canali di drenaggio tagliati nella roccia per incanalare il sangue. Sono state rivenute inoltre due strutture che facevano parte del sistema funerario, incluso il pozzo K24 profondo 30 metri che porta a 6 tombe per un totale di 54 mummie. Il team di archeologi ha messo in campo le ultime tecnologie per scansionare e acquisire quanti più dati possibili sul complesso funerario, tra cui un tomografo capace di creare repliche digitali in 3D, una serie di test su oggetti di laboratorio, metodi di scansionamento con la creazione di modelli integrati di aree sotterranee. Uno show che mostra anche un lavoro attento e dettagliato per una straordinaria scoperta.