Gli Anelli del Potere – Stagione 2: la storia di Isildur è un riferimento al (triste) futuro del personaggio?

La stagione 2 di Gli Anelli del Potere ha aggiunto una nuova dimensione al mito di Isildur, introducendo dettagli che richiamano direttamente le Paludi Morte viste nella trilogia cinematografica. Nella terza puntata della nuova stagione, dopo l’attacco devastante ai Southlands, Isildur si trova in una situazione che anticipa un elemento iconico della trilogia di Tolkien.

Gli Anelli del Potere, la storia di Isildur si prepara a fare il suo corso?

Dopo la distruzione della sua terra, Isildur (interpretato da Maxim Baldry) viene catturato da Shelob e, una volta fuggito, trova un corpo d’acqua dove scopre dei cadaveri galleggianti. Questa scena, sebbene non esplicitamente chiamata Dead Marshes, evoca immediatamente le spaventose paludi morte che Frodo, Sam e Gollum attraversano ne Le Due Torri.

I Dead Marshes, infatti, devono il loro nome e la loro reputazione inquietante agli eventi successivi della Seconda Era, in particolare alla Battaglia di Dagorlad. Tuttavia, la serie sembra fare un omaggio anticipato a questi luoghi iconici attraverso l’incontro di Isildur con i corpi galleggianti, suggerendo un collegamento diretto tra la sua avventura e le paludi che diventeranno famose per i volti spettrali dei soldati caduti.

Questo richiamo ai Dead Marshes non solo arricchisce il contesto della trama di Isildur, ma dimostra anche come Gli Anelli del Potere utilizzi con maestria le referenze alla vasta mitologia di Tolkien. La serie, ambientata migliaia di anni prima degli eventi de Il Signore degli Anelli, continua a intrecciare elementi familiari con nuove narrazioni, offrendo così un’esperienza immersiva e fedele al mondo creato dallo scrittore britannico.

Con queste scelte narrative, Gli Anelli del Potere non solo espande la storia di Isildur, ma celebra anche il profondo legame con il materiale sorgente di Tolkien, creando un ponte affascinante tra le diverse ere della Terra di Mezzo.