The Office: Steve Carell rivela perché non ha mai visto la versione britannica della serie

Steve Carell non ha mai assistito alla versione originale di The Office e per un'ottima ragione.

Steve Carell ha dato prova in molteplici occasione di avere uno spiccato talento per la commedia. Pur avendo partecipato a tanti film di successo, il ruolo che più gli è rimasto incollato addosso rimane, secondo l’opinione prevalente, quello di Michael Scott in The Office.

La popolare serie tv americana, spin-off della versione britannica, è stata un successo di pubblico e critica. Capita così che ancora oggi, nonostante sia finito ormai dieci anni fa, il TV show rimanga un tema attuale in rete. Ospite delle ex compagne di lavoro Jenna Fischer e Angela Kinsey nel podcast Office Ladies, il volto principale ha svelato un interessante retroscena circa la propria preparazione.

La preparazione di Steve Carell al ruolo di Michael Scott in The Office

Steve Carell spiega perché non ha mai visto The Office britannico - Cinematographe.it

Nel corso della chiacchierata con le colleghe di The Office, Steve Carell ha confessato di non aver mai visto il titolo originale. Dopo aver parlato del ruolo conferitogli dal creatore, Greg Daniels, ha evitato accuratamente di lasciarsi influenzare dal lavoro di partenza. Daniels gli aveva fornito delle chiare direttive sull’interpretazione.

Pertanto, Carell ha sentito il dovere di attenersi alle istruzioni, cercando di cucirsi il personaggio su misura. Qualora avesse assistito al The Office “Made in UK” avrebbe, invece, corso il pericolo di portare in scena una copia spudorata del boss David Brent, impersonato dal bravissimo Ricky Gervais. Quest’ultimo gli ha conferito una personalità tale da rendere complicato rimanerne impassibili alla visione. Ecco perché ha preferito risolvere il problema a monte.

Steve Carell spiega perché non ha mai visto The Office britannico - Cinematographe.it

Successivamente, Steve Carell ha raccontato le emozioni provate durante l’addio a The Office, avvenuto con due anni di anticipo rispetto all’epilogo. Ha pianto, ma non lacrime di tristezza: lo riteneva il momento adatto. Era giunta l’ora di permettere ad altre figure di conquistare il centro della ribalta. Sentiva di aver chiuso un ciclo e provava gratitudine nei confronti dell’intera squadra di lavoro per aver condiviso con lui l’avventura sul set.

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